MANTOVA “Il piano di eradicazione predisposto dal commissario straordinario che abbiamo incontrato ieri deve partire dal prossimo primo ottobre: la Regione Lombardia è pronta?” lo chiedono i consiglieri regionali del Pd Carmela Rozza, Matteo Piloni e Marco Carra, rispettivamente segretaria di commissione in Sanità, segretario e capodelegazione dem in Agricoltura, dopo la seduta congiunta, convocata ieri al Pirellone proprio su iniziativa del gruppo Pd, in merito alle azioni regionali previste e alla loro efficacia rispetto al permanere dell’emergenza di Peste Suina africana (PSA). In commissione Agricoltura è stato poi anche ascoltato il commissario straordinario, il professor Vincenzo Caputo, in merito agli effetti della malattia sul comparto agricolo lombardo. Assente in entrambi gli incontri, Alessandro Beduschi, l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste.
“Abbiamo sollecitato questo incontro in seguito all’aggravarsi della situazione dopo i fatti registrati nel pavese, per fare il punto della situazione dopo l’approvazione, nel mese di luglio, della nostra mozione – dicono i consiglieri – soprattutto rispetto ad alcuni punti fondamentali che riguardano: l’incremento del personale, l’attivazione dei gruppi operativi territoriali (GOT) che rappresentano il fulcro di tutta l’operazione e l’erogazione dei ristori previsti dopo l’abbattimento dei capi”.
“Per quanto riguarda l’incremento di personale – fanno sapere gli esponenti dem – il commissario ha smentito l’assessore Bertolaso, secondo il quale non ci sono al momento grosse criticità, ribadendo invece la necessità di incentivare la presenza numerica in ambito sanitario, ambientale e agricolo, per l’attività di monitoraggio e controllo, in alcune province”.
“Quanto ai gruppi operativi territoriali – proseguono i consiglieri – devono essere nove provinciali e uno a regia regionale e devono essere costituiti da almeno 20 operatori qualificati. Mancano solo due settimane e, a quanto ci risulta, sui territori ancora non si sta muovendo nulla”.
“Mentre sui ristori si ritiene sufficiente quanto previsto dal fondo nazionale – aggiungono – le uniche risorse concesse dalla giunta lombarda ammontano ai 600mila euro destinati alle polizie provinciali, dunque subordinate ai bilanci provinciali e disponibili in tempi più lunghi, mentre i territori hanno bisogno di risorse subito”.
“La nostra preoccupazione è che tra le lentezze burocratiche e le risorse insufficienti, basti pensare agli operatori qualificati non ancora ingaggiati, la risposta di questa giunta regionale sia ancora assai inadeguata” concludono gli esponenti dem.