CASTELLARO LAGUSELLO Il Castellaro ha conquistato lo scudetto, il sesto della sua storia, con un turno di anticipo. Nel derby con il Cavriana, sabato Festi e compagni hanno dominato l’avversario e forti dei 7 punti di vantaggio sul Guidizzolo hanno potuto festeggiare. Ora manca gli ultimi step: il turno conclusivo domenica del campionato col Solferino e la settimana dopo la Supercoppa. Comunque vada, con gli adii di tutti i giocatori, il Castellaro si appresta a concludere un ciclo vincente, per iniziarne un altro: «Finisce un ciclo vincente dopo 5 anni – dice il dt Luca Baldini – Abbiamo vinto tre scudetti, due Coppe Italia, tre Coppe Europa e quattro Supercoppe. Ma noi ripartiremo con lo stesso spirito e voglia, con tanto entusiasmo e con un mix di giocatori esperti e giovani. Ringrazio i ragazzi che sono stati dei top player, sia in campo che fuori. Sarà difficile trovarne altri come loro». E sulla stagione trionfale… «E’ stato un anno importante per noi. Rispetto allo scorso anno, abbiamo decido di cambiare preparazione visto che il nostro mezzo volo ha avuto problemi alla spalla. A gennaio è iniziato il lavoro di squadra e penso che questo ci abbia agevolati. Siamo partiti bene ed era importante farlo perché poi alla quarta giornata avevamo il Guidizzolo come avversario. Gli anni passati ci capitava spesso di affrontare questo tipo di gare alla fine. A luglio, c’è stato un po’ di rilassamento che è durato più a lungo rispetto alle stagioni passate. Ma dopo aver perso la Coppa, ci siamo rifatti in campionato e domenica, con sacrificio e cuore, ci siamo portati a casa il Tricolore». Grande protagonista dello scudetto il rimettitore Niki Ioris: «Stagione monumentale. Nella passata non avevamo vinto niente, anche se abbiamo combattuto fino all’ultimo per tutti i titoli. Un motivo di orgoglio e carica è stato il fatto che avevo già maturato l’idea di cambiare squadra. Posso dire che alla fine è stato sia difficile che stimolante affrontare un’annata così. Siamo partiti forte e bene, ma non ci aspettavamo che i più giovani fossero così pronti. Cito in particolare Alessandro Groppelli, giovane terzino arrivato dalla Serie B. Detto questo, ringrazio tutti, dal presidente Arturo Danieli all’ultimo abitante di Castellaro. Ci lascio il cuore perché in questi 13 anni è stata la mia vita e il posto dove ho conosciuto mia moglie. Porterò sempre con me ricordi indelebili di un percorso straordinario».