MANTOVA – È Covid o è influenza? Per la gente comune ormai l’uno vale l’altra, ma nella realtà dei fatti ci sono delle differenze di non poco conto, e tra queste c’è il tasso di mortalità, decisamente più alto quello riferito al Covid. Così, in quest’ultimo periodo di reparti ospedalieri pieni di pazienti con l’influenza, il virus che sembrava essere stato se non eliminato almeno ridotto ai minimi termini, ha rialzato la testa e ha ripreso a fare vittime, e questo è accaduto soprattutto in questi ultimi due mesi. All’ospedale Carlo Poma i decessi per Covid tra il primo gennaio e lo scorso 25 dicembre sono stati 47, un numero ben lontano da quelli che circolavano nel periodo delle zone rosse e del lockdown, se non che 24 di questi 47 decessi, ovvero più della metà, sono stati registrati nell’ospedale cittadino nei mesi di novembre e dicembre. Un particolare, questo che cambia la prospettiva sula letalità attuale del virus. A questo si aggiunge anche l’ultimo report sui contagi settimanali fornito dall’Osservatorio Epidemiologico di Ats Val Padana, che vede la nostra provincia ampiamente in testa a livello regionale per quel che riguarda l’incidenza ogni 100mila abitanti. Nella settimana di Natale i nuovi casi di Covid nel Mantovano sono stati 388, per un’incidenza settimanale di 93,35 casi ogni 100mila abitanti e due decessi, in entrambi i casi di ultra 80enni. Di fatto c’è sta to un netto calo di casi e incidenza rispetto alle settimane precedenti, ma è anche vero che durante le festività sono stati fatti molti meno tamponi. Non basta per dire che la situazione è in lento miglioramento.