MANTOVA – Assolti per non aver commesso il fatto. Questo quanto deciso ieri dal collegio dei giudici nei confronti di due cittadini del Bangladesh finiti sotto accusa circa le ipotesi di tentata estorsione e diffusione di materiale pedopornografico. Sul banco degli imputati Alim Kazi, 33 anni e Shohdul Md Islam, 48 anni, entrambi residenti a Suzzara, quest’ultimo a processo solo per la seconda contestazione. Una vicenda conclusasi quindi con un doppio proscioglimento a fronte di una richiesta di condanna avanzata dal pubblico ministero in requisitoria pari a 3 anni per il primo e un anno per l’altro. Nello specifico i fatti loro addebitati risalivano all’aprile del 2016 quando, stando alla tesi inquirente, avrebbero cercato di farsi consegnare 500 euro dalla figlia di loro amici per la rimozione dalla rete di un video hard in cui la giovane, all’epoca 16enne, appariva nuda. In particolare a Kazi, in quel momento ospite per motivi di lavoro a casa dei genitori della minore, era contestato di aver prodotto il filmato all’insaputa della presunta vittima e, in concorso con il connazionale, averlo quindi reso pubblico. Immagini che in realtà, come sostenuto dalla difesa dei due accusati, sarebbero state al contrario diffuse online ingenuamente dalla stessa ragazza qualche tempo prima.