Picchiata davanti al figlio: condannato l’ex

Mantova Era accusato di maltrattamenti aggravati perché i fatti per i quali è finito a giudizio sarebbero avvenuti in presenza di un minorenne. Il gup ha ritenuto fondate le istanze della pubblica accusa e ha condannato l’imputato a due anni e sei mesi di reclusione e a risarcire la parte civile. La vicenda in questione vedeva imputato un 40enne residente nell’hinterland, e sarebbe maturata mentre era in corso la separazione tra lui e la moglie. Secondo quanto sostenuto dalla pubblica accusa, ci sarebbero stati vari episodi di maltrattamenti nell’arco di circa un anno, tra il 2019 e il 2020. In almeno un caso il 40enne, difeso dall’avvocato Maria Grazia Galeotti, avrebbe aggredito la ex di fronte al figlio, che all’epoca aveva un paio d’anni. Ciononostante non era mai scattata la procedura per codice rosso nei confronti dell’uomo. Ci sarebbero però diversi referti medici della donna, che si è costituita parte civile con l’avvocato Davide Pini, relativi a ricoveri a seguito delle aggressioni subite. In un paio di casi i giorni di prognosi sarebbero stati di una trentina di giorni e in uno addirittura superiori ai 40; ciò che avrebbe fatto scattare le indagini d’ufficio. Dietro questa vicenda ci sono problemi di alcolismo e tossicodipendenza di cui il 40enne soffriva all’epoca e per i quali in seguito è stato accolto in una comunità terapeutica. Il processo, celebrato con rito abbreviato, era stato discusso un paio di settimane fa. Il giudice aveva poi rinviato per la sentenza. (cad)