Il pesante peggioramento di ieri ha lasciato sul terreno piogge nuovamente torrenziali su buona parte del nord Italia: fino alle 19 sull’alto mantovano, la zona più colpita della provincia erano caduti mediamente fra 40 e 55 millimetri d’acqua in circa cinque ore. Sono quantitativi che se sommati a quelli caduti fra giovedì e venerdì mattina portano il totale delle piogge cadute in città nell’attuale settembre ben oltre i 100 millimetri (la media mensile è di 65), ovvero fra 110 e 120 in relazione alle diverse località. Sono dati che fanno della prima decade del mese in assoluto la più piovosa della storia climatica dell’alto mantovano e che candidano l’attuale settembre a battere ogni record pluviometrico precedente. Perché, come vedremo, non è certo finita.
Sicuramente inferiore la pioggia caduta in città, nella parte sud e in quella orientale della provincia, compresa fra 10 e 20 millimetri.
Dalla scorsa notte il fronte perturbato ha lasciato il nord Italia, ma in settimana il maltempo tornerà, in particolare fra giovedì e venerdì, giornate nelle quali il termometro potrebbe sprofondare di almeno una decina di gradi.
Già stamane saranno quindi probabili ampie schiarite, seguite da qualche nube in più nel pomeriggio con temperature sui 25/26 gradi. Tempo migliore domani, più soleggiato e un po’ più caldo (attesi 27°). Tempo parzialmente buono mercoledì (27/28°) ma con la previsione di temporali diffusi in serata e nella notte. Giovedì il tempo sarà in buona parte perturbato, soprattutto nel pomeriggio, con piogge nuovamente abbondanti e persistenti. Temperature in forte calo con massime non superiori ai 20 gradi.
Un vero e proprio fiume di aria gelida piomberà infatti dall’artico scandinavo verso il Mediterraneo. Le temperature sono attese quindi in ulteriore diminuzione, con massime fra i 19 e i 22 gradi appena tra giovedì e domenica prossima. Il freddo entrerà nella regione padana soprattutto nella notte tra giovedì e venerdì, con temperature sui 12/13 gradi (fra 6 e 7° oltre i mille metri di quota) all’alba di venerdì. Prima neve d’autunno in montagna oltre i 2 mila metri. Termometro ancora più verso il basso sabato mattina: attese minime quasi ovunque al di sotto dei 10 gradi. Il prossimo fine settimana si annuncia comunque soleggiato anche se con temperature al di sotto delle medie di almeno 3 o 4 gradi.
Il maltempo di ieri e dei giorni scorsi ha avuto origine una grande depressione che alberga da giorni sul Golfo di Biscaglia, tra Francia e Spagna, in lento movimento verso le isole britanniche. Raccoglie aria molto calda e umida da un Mediterraneo particolarmente surriscaldato che viene poi scaricata sotto forma di piogge torrenziali proprio sul nord Italia, in particolare a nord del Po, specie a ridosso delle alture alpine come nel caso del vicino veronese, dove sono cadute piogge triple rispetto al mantovano.
L’eccessivo calore immagazzinato negli scorsi mesi dal Mediterraneo potrebbe rappresentare la miccia ideale per l’innesco di eventi meteo autunnali di particolare intensità su buona parte dell’area padana, con probabilità di piogge alluvionali dietro l’angolo. Sotto questo profilo, ottobre e novembre prossimi sono da considerare a rischio elevato.
Alessandro Azzoni