Mercoledì torna la pioggia, abbondante in mattinata

MANTOVAS Primavera avanti piano. L’assenza dell’alta pressione sul Mediterraneo e il contemporaneo arrivo di correnti fredde di origine atlantica ma anche continentale non lascia intravedere un miglioramento duraturo. Il clima rimarrà quindi molto variabile, fra sprazzi soleggiati e nuove perturbazioni, pur con la speranza concreta di un ponte della Liberazione abbastanza soleggiato e decisamente più caldo.

Il ponte del 25 aprile vedrà tempo migliore. L’alta pressione delle Azzorre proverà con successo a mettere un piede in Europa. Il tempo non migliorerà però da subito, anche se non è in vista il transito di nuovi fronti perturbati. Venerdì avremo quindi alternanza di sole e nubi con possibili rovesci nel pomeriggio sulle alture. Temperature in leggero aumento attorno ai 22/23 gradi. Migliore la giornata di sabato, nettamente più soleggiata e più calda nel pomeriggio (24 gradi). Tempo più nuvoloso e un po’ più fresco domenica, quando l’orientamento delle correnti da nordest potrebbe produrre qualche rovescio nel pomeriggio.

Per la stabilità e per una primavera dai connotati più estivi occorrerà attendere maggio. Il tempo rimarrà per ora piuttosto capriccioso. E non è una novità. Negli ultimi anni la seconda metà di aprile si è presentata molto spesso instabile e fredda. Un esempio arriva dallo scorso anno: in questi giorni l’Italia settentrionale veniva raggiunta da un’ondata di freddo quasi da pieno inverno: il giorno 22 in città c’erano appena 8 gradi anche a metà giornata e nei giorni successivi nevicò sulle montagne del veronese già oltre i 1200 metri. Instabile e fredda era stata anche la seconda metà dell’aprile 2023 e del 2022.

Più nel passato, questa parte del mese è stata anche teatro di episodi meteo invernali. È il caso delle gelate dell’aprile del 1997 (fino a -3) nei giorni fra il 18 e il 20. Nel 1991 addirittura nevicò: il 18 aprile caddero un paio di centimetri di neve ai confini con l’Emilia e con il Polesine. A Modena e a Bologna lo spessore della neve raggiunse invece i 20 centimetri. Fiocchi di neve caddero anche in città, pur senza accumuli. Nevicata seguita però da gelate molto dannose per le attività agricole.

Alessandro Azzoni