La giunta pone le condizioni per la variante

Mantova Il sindaco si è già espresso sulla bontà dell’atto di indirizzo per modificare il piano attuativo acquistato, col terreno dell’ex Paiolo, dall’impresa veronese Imprendo: «Siamo irremovibili sulla totale inedificabilità della zona umida, che è quella di maggior pregio naturalistico. Nel rispetto dei diritti di legge che i proprietari dell’area hanno, questi sono i nostri paletti per negoziare un piano in forte riduzione e che dia priorità all’offerta di residenza di qualità, con tipologie che la città ad oggi non offre viste le importanti nuove offerte di lavoro e domande di case».
Il piano ad oggi, così come convenzionato, prevederebbe la realizzazione di 73.130 metri quadrati di superficie lorda, di cui 31mila a destinazione residenziale, 13.580 residenziale d’interesse comune, 17.689 a destinazioni economiche terziarie, e 10.861 metri quadrati a destinazione commerciale.
Il piano prevederebbe, inoltre, alcune opere viabilistiche funzionali al comparto, aree a verde privato di fruizione collettiva e parcheggio a rotazione privato (a raso e in struttura). La parte trasformabile del lotto si concentrerebbe nell’area verso te Brunetti-via Donati, alle spalle di autolavaggio e officine, dovrà essere prevalentemente destinata a​ residenza di qualità (anche villette mono e bifamiliari che mancano all’offerta immobiliare del capoluogo) e con un’ampia dotazione di verde attrezzato.