MANTOVA Il tecnico del Mantova Gianluca Garzon vive questa lunga pausa nella sua Carpi. In casa, come è stato vivamente consigliato per evitare di essere contagiati. In attesa che si possa sbloccare questa situazione e che possa quindi tornare sul campo a contatto con i suoi ragazzi, per arrivare in fondo alla stagione e sperare di poter festeggiare il ritorno in serie C. Un obiettivo che la società di viale Te vuole continuare a perseguire. Per il Mantova non è un momento facile. Per i motivi che tutti conoscono, ma anche per quanto accaduto al giovane Lisi. Uno dei talenti di questo Mantova che ha saputo mettersi in gioco e meritarsi la fiducia prima di Brando e poi di Garzon: «E’ stato un dramma per il ragazzo ovviamente, ma anche per noi. I ragazzi lo hanno chiamato per stargli vicino e avrà sempre il nostro supporto. Anche quando tornerà a Mantova. Gli ho semplicemente detto di stare vicino ai suoi. Sono situazioni in cui non è facile trovare parole». Si prova quindi a guardare avanti e a quello che riserverà il destino. Il Mantova, come tutte le squadre di calcio in Italia, attende di capire che ne sarà di questa stagione. «Più passa il tempo e più fatico a immaginare un ritorno in campo. Impossibile capire quando. La mia speranza ovviamente è che si torni a giocare, perchè vorrebbe dire che l’emergenza sanitaria è terminata. La salute prima di tutto». Molte squadre non possano allenarsi, nella massima serie i casi di Rugani e Gabbiadini, si sommano a quelli emersi in serie C nelle settimane scorse. Tutto queste non favorisce di certo una ripresa: «Sicuramente no. La Federazione e le Leghe prenderanno in esame tutte le varie situazioni e faranno le loro valutazioni. In serie D secondo me c’è ancora margine. Anche se si riparte a fine aprile. Mancano 10 partite, si inseriscono i turni infrasettimanali e la stagione si può portare a termine». In caso contrario bisogna trovare delle soluzioni. C’è chi pensa ai playoff, al congelamento delle classifiche o all’annullamento della stagione: «Annullare i campionati credo sia ingiusto. Sarebbe un danno anche economico per molte società, non solo per il Mantova e altre squadre di serie D. Penso al Monza e al Benevento. Alla fine abbiamo giocato due terzi di campionato e non abbiamo scherzato fino ad ora. All’annullamento dei campionati non voglio proprio pensare». C’è chi ipotizza una ripresa (non immediata evidentemente) a porte chiuse. «Per le società sarebbe un danno. La salute prima di tutto. Questo vale ovviamente anche per i tifosi che io spero di rivedere quanto prima».
Tommaso Bellini