Morti due anziani di Canneto. Al Poma 225 posti letto per i malati Covid-19

MANTOVA Sono saliti di venti unità i contagiati nella provincia di Mantova con i primi casi registrati nei Comuni di Suzzara, Monzambano e Quingentole.
Purtroppo altri due anziani hanno perso la vita nella giornata di ieri: si tratta di due abitanti di Canneto sull’Oglio: un 86enne è spirato all’ospedale di Mantova e un’89enne invece in quello di Castiglione.
La situazione si presenta nel suo complesso si presenta ancora critica con delle punte di contagi ancora significative come ad esempio Viadana e l’Oglio-Po che rappresentano da soli un terzo dei contagiati dell’intera provincia.
Sono 225 i posti letto messi a disposizione da ASST fino a oggi per accogliere i pazienti colpiti da Coronavirus. Uno sforzo organizzativo senza precedenti che ridisegna la fisionomia dei reparti, al fine di gestire quotidianamente al meglio l’epidemia. All’ospedale San Clemente hanno riservato un intero piano all’accoglienza dei pazienti in arrivo dal Poma, mentre anche le disponibilità di privati e Rsa sta già scarseggiando.

Al Poma, anche sul fronte della strumentazione e degli arredi aggiuntivi l’impegno dell’azienda è notevole. Una cifra significativa spesa per monitor, ventilatori, pompe a siringa, videolaringoscopi per intubazione e altro materiale. Si segnala, in particolare, l’acquisto di portatili digitali che acquisiscono radiografie al torace in grado di accelerare la diagnosi.
Si parla di un milione e 167mila euro nell’arco di due settimane: acquisti per 610mila euro in apparecchiature, 72mila in arredi e attrezzature, 240mila per ulteriori dotazioni provenienti dall’agenzia regionale Aria e dalla Protezione civile; donazioni per 245mila euro.
Un aiuto consistente arriva appunto da aziende, privati e associazioni che si stanno prodigando con fondi e trasferimento di beni mobili.
La maratona di solidarietà della comunità mantovana è costante, un abbraccio che commuove il personale dedicato senza sosta all’assistenza.
Procede, parallelamente, un’accurata operazione di riutilizzo indispensabile per affrontare l’emergenza. Dalle sale operatorie sono state recuperate lampade germicide per la disinfezione delle superfici nelle stanze Covid, che hanno accolto pazienti infetti.
L’esigenza di razionalizzare i dispositivi di protezione individuale, spinge per altro i tecnici di ASST ad adottare misure alternative di sterilizzazione. Fino ad oggi, la spesa sostenuta per l’acquisto di questi dispositivi ammonta a circa 208mila euro.

In ambito epidemiologico, è attiva da ieri al Carlo Poma la UST-Unità di sorveglianza territoriale, che si occupa delle indagini sui contatti di persone positive al test. Composta da personale dell’ASST di Mantova, in accordo con Ats della Val Padana, la nuova centrale operativa ha già preso in carico oltre 100 casi.