VOLTA MANTOVANA La figlia, fermata dalla polizia locale, lo chiama in proprio aiuto e lui, una volta giunto sul posto, inizia a insultare e ingiuriare gli agenti fino a quando non si becca una denuncia. L’episodio si è verificato nella mattinata di ieri in zona Contino, tra Volta Mantovana e Cerlongo.
Molto semplice la cronaca dei fatti. In quel momento – sono circa le 11 – una ragazza sui vent’anni è alla guida della propria auto lungo la provinciale che collega Volta Mantovana e Goito. In zona Contino c’è una pattuglia della polizia locale che la ferma e si rende conto che la giovane, nonostante fosse al volante, stava parlando al cellulare senza auricolare, bluetooth o altri dispositivi.
Sta di fatto che mentre gli agenti stanno per farle la multa, la giovane – sempre usando il proprio cellulare – chiama in soccorso suo papà.
Il quale nel giro di breve arriva e, invece che consigliare alla figlia pratiche di guida più sicure, inizia a insultare e a prendere a male parole gli agenti della polizia locale. Quando questi chiedono all’uomo di identificarsi e fornire i propri documenti, altri insulti e minacce. E dei documenti, ovviamente, nessuna traccia. Fino a quando gli agenti spiegano all’uomo che se avesse proseguito con i propri atteggiamenti, avrebbe potuto anche essere accompagnato in caserma, fotosegnalato e, se fosse stato il caso, anche arrestato.
Al che l’uomo, che ha diversi precedenti con la giustizia ed è noto alle forze dell’ordine mantovane, si è deciso a fornire i documenti agli agenti che già da diversi minuti glieli stavano chiedendo invano. Nonostante l’uomo alla fine abbia fornito i documenti, gli insulti e gli improperi rivolti alle forze dell’ordine però restano. Risultato: figlia multata per guida con il cellulare e padre, che ha una cinquantina d’anni, denunciato per resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e omessa comunicazione delle proprie generalità.