MILANO “Oggi in Consiglio abbiamo approvato il progetto di legge 133 (unione di due Pdl il 133 ed il 127) frutto del lavoro mio e del consigliere Emanuele Monti, che si è posto come obiettivo la ridefinizione del sistema dipendenze in Regione Lombardia in particolare il contrasto, la prevenzione e la presa in carico delle dipendenze.
Il Pdl 133 prevede: l’istituzione del Comitato di indirizzo che collaborerà con la Giunta; una rete diffusa delle dipendenze presso ogni Ats; tre aree che definiscono il sistema di cura regionale, prevenzione/diagnosi-cura/reinserimento; adeguamento entro 12 mesi dei servizi ambulatoriali; istituzione di una equipe specializzata ospedaliera presso ogni Ats; un coordinamento di prevenzione presso la Direzione Generale Welfare per la presa in carico dei minori; un tavolo di lavoro che vedrà coinvolti tutti gli enti istituzionali, da quello giudiziario, agli ordini delle professioni sanitarie, sociali e degli avvocati; una revisione del sistema autorizzativo e di contrattualizzazione, lasciando però invariati gli standard strutturali delle attuali comunità educative accreditate al sistema; un’importante valorizzazione del terzo settore, del volontariato coinvolgendolo nei progetti di prevenzione, nei programmi di cura e per finire di reinserimento sociale; il sostegno a progetti di studio e ricerca.
Abbiamo inserito tirocini di apprendimento nei contesti lavorativi attraverso corsi di formazione e attività che dovranno supportare chi ha intrapreso il difficile percorso per uscire da questo tunnel. Un progetto di inserimento lavorativo è vincente solo quando ha raggiunto due obiettivi: il primo è quello di trovare un’occupazione che soddisfi le aspirazioni della persona e il secondo che le offra garanzie di stabilità. Per questo riteniamo che siano necessari i percorsi di formazione. Ringrazio l’Assessore Rizzoli che ha garantito i fondi per questi progetti. Un ragazzo disintossicato e reinserito nel mondo del lavoro è una vittoria in primis umana e poi anche sociale. La speranza nel futuro e la consapevolezza dell’avere un lavoro sono armi potentissime per scongiurare le ricadute nel tunnel delle dipendenze.
Un altro punto di forza è l’istituzione di luoghi dedicati ai minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria o con problematiche gravi. In parallelo misure specifiche di supporto anche per le loro famiglie. Il mostro della droga non risparmia i giovanissimi e per loro dobbiamo costruire un percorso speciale sostenendo le loro famiglie nella difficile gestione di questo problema. Se non possiamo alleviare le sofferenze di una madre e di un padre che vedono il figlio inghiottito dalla droga, possiamo e dobbiamo però tendergli la mano ed essere per loro un supporto e un porto sicuro”.
Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere regionale di Fratelli d’Italia