Basket Serie A2 maschile – Di Carlo: “Staff, orgoglioso della squadra. Ripartiamo da qui”

Riccardo Cortese

MANTOVA Nell’ultima conferenza stampa della stagione, subito dopo gara-3 con Torino, si presentano il tecnico  Gennaro Di Carlo ed il capitano  Mario Ghersetti. Nonostante l’amarezza per l’eliminazione, Di Carlo è soddisfatto della prova dei suoi: «Nelle tre gare – osserva – ho notato da parte nostra un’intensità sempre maggiore ed evidenti miglioramenti sul piano del gioco. Anche in questa gara-3 lo abbiamo dimostrato. È chiaro che non siamo a livello di Torino, ma sono ugualmente orgoglioso dei miei giocatori. Mi riferisco non solo alla prestazione di stasera (ieri,  ndr), ma anche al lavoro compiuto in questi 4 mesi. Per quanto riguarda la partita, abbiamo denunciato dei cali, però siamo rimasti sul pezzo più a lungo rispetto alle altre gare. L’unico rammarico è aver perso Maspero alla fine: ci avrebbe dato maggiori possibilità nella circolazione della palla». Con Di Carlo l’occasione è buona per accennare del futuro: «Non so chi resterà e chi andrà via – premette – . A me piacerebbe ripartire dalla base che abbiamo creato in questi mesi. Siamo usciti da situazioni complicate all’inizio e lo abbiamo fatto bene. Stiamo parlando con la società, vediamo».
Dal coach al capitano. Anche Ghersetti sottolinea la buona prestazione in gara-3, prima di allargare l’analisi alla stagione: «Abbiamo affrontato la squadra più in forma e più forte, dando tutti il 100%. Hanno deciso quattro tiri da 3 punti. La nostra coperta è risultata corta, però non abbiamo mai smesso di provarci e questo è l’aspetto che vorrei evidenziare. E poi mi piace soffermarmi sui lati positivi della stagione. Il primo obiettivo era salvarsi e lo abbiamo centrato, pur tra mille difficoltà. Il secondo erano i play off ed anche questi li abbiamo conquistati. A quel punto abbiamo “beccato” Torino: diciamo che potevamo essere più fortunati. Aver perso comunque mi “rode”. Ma voglio ringraziare tutti: società, staff tecnico, sponsor, giornalisti e tifosi, anche se non hanno potuto sostenerci dal vivo». Anche Ghersetti guarda avanti: «Io a Mantova sto bene. Qui ho messo le mie radici e intendo continuare a giocare finchè le energie mi sorreggeranno. E poi (sorride,  ndr) non credo ci sia qualcuno che mi possa togliere i gradi di capitano!».