MANTOVA È una fase di stallo, quella che sta attraversando il Mantova. Sul piano tecnico, le conferme di mister Troise e del ds Battisti costituiscono già una certezza (diciamo pure inedita da queste parti) per la prossima stagione. Ma il mercato non è ancora partito, in attesa del summit societario che si svolgerà entro metà giugno e che darà formalmente il via alla campagna acquisti. Ora è tutto fermo, compresa la trattativa per il rinnovo di Di Molfetta, che Battisti aveva avviato nei giorni scorsi.
Nel frattempo qualche nome è stato accostato al Mantova. Del difensore Gabriele Bellodi (’00) e dell’attaccante Iacopo Cernigoi (’95) si è detto: due profili interessanti, oltretutto mantovani, sui quali Battisti ha già messo gli occhi. Così come è circolato qualche nome dalla Primavera del Verona. Il più vicino a vestire il biancorosso sembra essere il terzino sinistro Darrel (’01). Altri papabili sono: i difensori Calabrese (’02) e Coppola (’03), i centrocampisti Pierobon e Squarzoni (’02), il trequartista Jocic (’01) e la punta esterna Bertini (’01). Ed è proprio sui giovani che il Mantova concentrerà la prima parte del suo mercato.
Ragionando per reparti, invece, quello al momento più sguarnito è l’attacco. Sotto contratto figurano solo Guccione e Zappa (ma quest’ultimo, finito presto ai margini nello scorso campionato, difficilmente farà parte del progetto). Difficilmente rimarrà Cheddira, mentre Ganz e Zigoni rientreranno alle rispettive società di appartenenza (Ascoli e Venezia). Tra i nomi che circolano c’è Riccardo Barbuti (’92) del Fano, che Battisti aveva già provato a portare al Mantova lo scorso gennaio. E poi Francesco Grandolfo (’92), in scadenza col Legnago, che vanta una lunga esperienza in C dopo essere partito dai piani altissimi (5 presenze in A tra il 2011 e 2012 con Bari e Chievo). Un altro ’92 in scadenza è Emilio Volpicelli del Matelica, protagonista di una eccellente stagione (14 gol).
Ma per nessuno di questi il Mantova è attualmente in grado di muoversi. Potrà farlo solo una volta stabilito il budget. Le recenti vicissitudini che hanno coinvolto i massimi dirigenti di viale Te hanno evidentemente rallentato i tempi. Ne è un esempio anche il cantiere per la realizzazione del centro sportivo a Borgochiesanuova, non ancora aperto. Anche al Verona, giusto per rimanere nell’area di Maurizio Setti, molte pedine devono ancora incastrarsi, prima fra tutte quella dell’allenatore dopo la partenza di Juric (dovrebbe essere Di Francesco).
La situazione, comunque, è sotto controllo. Del resto siamo a inizio giugno e la stagione di Serie C deve ancora concludersi (la finale di ritorno dei play off si giocherà il 16). In ogni caso, la settimana prossima qualche passo in avanti dovrebbe compiersi. A tutti i livelli.






































