I sindaci dell’Oglio Po alla Regione: più medici ed infermieri e maggiore autonomia

OGLIO PO –  I problemi della sanità locale sul tavolo dell’incontro tra i sindaci del casalasco-viadanese ed il direttore generale al welfare di Regione Lombardia Giovanni Pavesi. Un settore, quello sanitario, per cui i primi cittadini chiedono un rapido intervento da parte del Pirellone al fine di sanare la carenza di medici ed infermieri ospedalieri così come dei medici di base. Il tutto senza dimenticare l’importanza di raggiungere un modello organizzativo che consenta di avere sull’area maggiore autonomia gestionale e finanziaria.
Si sono incontrati ieri al Centro Prisma di Rivarolo del Re, nella sala biblioteca, i primi cittadini dell’area casalasco-viadanese ed il direttore generale al welfare Giovanni Pavesi. Al centro del meeting voluto dai sindaci, la sanità locale e tutte le problematiche ad essa legate: problemi con cui i Comuni si trovano ormai da troppo tempi a dover fare i conti senza vedere mai una vera soluzione. Un tema, quello del potenziamento del servizio sanitario, diventato ancora più centrale e prioritario dopo lo scoppio della pandemia da Covid-19 che nell’ultimo anno ha richiesto il massimo impegno anche ai centri più piccoli evidenziando come anche i presidi locali sino fondamentali nella cura dei cittadini.
Problematiche che sono state portate all’attenzione del direttore generale Pavesi dai sindaci di Rivarolo del Re, Casalmaggiore, Viadana, Bozzolo, Sabbioneta, San Giovanni in Croce, Gussola, Calvatone, Tornata, San Martino del Lago, Commessaggio, Casteldidone e Spineda con deleghe dei primi cittadini assenti. Diversi gli aspetti emersi: tra questi la carenza di medici ed infermieri ospedalieri, nonché di medici di base. Mancanza di organico cui si aggiunge l’assenza di un modello organizzativo – cui ambiscono, invece, i sindaci – che consenta di avere sull’area maggiore autonomia gestionale e finanziaria. Un confronto, insomma, aperto e costruttivo che ha visto i primi cittadini del casalasco-viadanese uniti nell’interesse dell’intero territorio senza posizioni di campanile o politico-partitiche, sottolineando come oggi il territorio Oglio Po sia unito e proprio (ed anche) per questo chieda, dunque attenzione allo scopo di poter risolvere i problemi che da troppo tempo lo affliggono.
Una revisione del modello sanitario locale che, come detto anche in passato, punterebbe all’istituzione di una Asst Oglio Po: tema, questo, lasciato, però in secondo piano (sarà, infatti, affrontato più approfonditamente dai vari rappresentati regionali).
Da parte sua il dg Pavesi, recependo le richieste dei sindaci, ha delineato i primi indirizzi della revisione della Legge 23, che probabilmente sarà approvata in giunta entro fine mese e inizierà i passaggi in commissione e consiglio regionale nelle successive settimane. Proprio da lì la richiesta ai sindaci di ragionare sulle indicazioni riguardanti, in particolare, Case di Comunità, Ospedali di comunità e centrali operative territoriali. Temi che verranno ripresi in un prossimo incontro, entro il mese prossimo, per allargare il confronto anche ad Ats Valpadana ed alle Asst di Mantova e Cremona.