MANTOVA “Consentiremo agli agriturismi di effettuare il servizio d’asporto e la consegna a domicilio come servizio stabile e faremo altri interventi anti burocrazia per dare respiro al settore. Le modifiche saranno inserite in legge nei prossimi giorni. Le 1.700 strutture della Lombardia necessitano di semplificazione per scongiurare la chiusura. Vogliamo assecondare le esigenze di queste attivita’ agricole che fungono da ambasciatori dell’agroalimentare e del territorio della nostra regione”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, in merito agli interventi regionali in favore degli agriturismi.
Pasti anche da asporto
La Regione Lombardia introdurra’ la possibilita’ per l’azienda di preparare pasti, oltre che per il consumo sul posto, anche da asporto e con consegna a domicilio. Sara’ consentito, inoltre, somministrare pasti, nel limite di venti giornate all’anno, anche nei giorni di apertura non previsti dal certificato di connessione, per esempio le festivita’ infrasettimanali. La legge regionale prevede che negli agriturismi siano serviti prodotti provenienti dal territorio lombardo in misura superiore o uguale all’80% del totale. Per allentare il rigore senza contravvenire allo spirito della legge sara’ possibile far rientrare in questo parametro i prodotti lombardi con marchio Dop, Igp, Igt, Doc e Docg provenienti anche non direttamente da aziende agricole, visto che la loro territorialita’ e’ gia’ certificata.
Agriturismo e Covid
“Il settore degli agriturismi – ha sottolineato l’assessore – e’ stato tra i piu’ colpiti dagli effetti economici del coronavirus. Senza un intervento deciso ci saranno criticita’ anche nei prossimi mesi”. “Per questo, la Regione Lombardia – ha aggiunto – vuole modificare la norma al fine di sburocratizzare il sistema in maniera strutturale e non solo per la fase emergenziale. Nella fase acuta del problema – ha ricordato – abbiamo consentito le consegne a domicilio dei prodotti, garantendo ovviamente la tutela della sicurezza delle persone. Questo, pero’, non puo’ bastare nei prossimi mesi”. “Sara’ una sfida per tutti – ha concluso l’assessore Rolfi – rilanciare l’agroalimentare come un portabandiera della ‘nuova normalita'”.