Ciclabili, tutti le chiedono e pochi le usano

MANTOVA Ue, Regione e Comune puntano da anni sulle biciclette o sui mezzi pubblici in sostituzione delle auto private, ma i dati emersi dal Piano della mobilità ciclistica o “biciplan”, appena approvato dalla giunta sui dati 2022 evidenziano che i grandi sforzi compiuti dall’amministrazione (anche in relazione alle domande dei cittadini stessi) non sono premiati. Le due ruote vengono praticamente utilizzate solo dai residenti della città, e prevalentemente del centro, mentre solo un 30% fra coloro che provengono da fuori o dall’hinterland continua a utilizzare le quattro ruote o le moto. Pochissimi il mezzo di trasporto pubblico.
Dal Biciplan si evince che “la maggior parte di questi utenti è restio all’uso principale della bicicletta come mezzo di spostamento in virtù della distanza da percorrere e della sensazione di esporsi a eventuali problematicità dovute alla poca sicurezza di percorsi e parcheggi [per le due ruote stesse, ndr]”. E posto che la maggior parte degli spostamenti di veicoli “avvengono nelle ore di punta” dai comuni confinanti col capoluogo, si constata che “vi è una consistente differenza nelle abitudini di utilizzo dei mezzi a due ruote nei giorni lavorativi rispetto ai giorni festivi e al tempo libero riflessa anche nella distanza media percorribile”: nei feriali gli utenti fanno appena 3,5 km, contro i 4,5 dei week end. Insomma, un vero flop.
Visti in percentuali, i dati sono schiaccianti: fra i residenti del capoluogo, più del 40% usa auto o moto; il 53% va a piedi o in bici, e il minimo residuale utilizza i bus. Le percentuali si ribaltano drasticamente però quando si consideri l’utenza proveniente da fuori per lavoro o acquisti: auto e moto diventano il 75%, i ciclisti solo il 7% e gli utenti del trasporto pubblico il 18% – te- nendo conto che oltre il 60% di questi sono studenti.
Fra i disoccupati (molti dei quali stranieri) i numeri si ridimensionano, benché siano categoria minoritaria, dove i ciclisti o gli appiedati diventano il 43%, gli auto-motomuniti il 46%, e l’11% i viaggiatori in autobus. (valef)