Il Fogolèr piange Cesare Ruggeri e Eros Biasetti

MANTOVA Duro colpo al mondo della cultura e tradizione popolare mantovana e nello specifico di quello della poesia. Anche in questo ambito il coronavirus ha fatto le sue vittime vale a dire Cesare Ruggeri di S. Martino dall’Argine e Eros Biasetti di Roverbella.
Entrambe facevano parte del Cenacolo dialettale mantovano “Al Fogolèr” e per questo i responsabili del sodalizio intendono ricordarli manifestando, tra le altre cose, tutta la vicinanza e l’affetto ai loro cari.
“Cesare Ruggeri – ricorda con una forte dose di commozione il presidente Sergio Aldrighi – era una figura francescana, mite, ma assolutamente convinto dei valori della civiltà contadina che lo hanno portato a fare nella propria abitazione un qualificante museo, soprattutto con un’originale collezione di tegole, “cop par i mantoan”, risalenti ai tempi dei Gonzaga per arrivare ai nostri giorni. Molto attivo nel campo sociale e tenace e convinto nel propugnare il proprio credo poetico che lo ha portato a fare ben tre libri. Al Fogolèr ha dato una grossa mano nei tempi d’oro quando assieme a lui da San Martino dall’Argine venivano alle nostre serate altri poeti sanmartinesi quali Pini, Bozzoli, Gandolfi e Tognetti”.
“Eros Biasetti, 59 anni, – prosegue il massimo dirigente del cenacolo mantovano – era un artista poliedrico, personaggio di tutti e per tutti sempre a disposizione della sua Roverbella pronto a dare estro alla sua fantasia ed esuberanza. Ma nell’intimo era riflessivo, attuale e concreto nel tradurre in versi dialettali il suo modo di vedere il mondo e la società. Una vita vissuta per la comunità, ma anche in solitudine perché forse non mai bene capito ed apprezzato. Tra i suoi mille impegni ha frequentato anche il Fogolèr in tante esibizioni portando una nota di freschezza e un autentico credo poetico. Tra l’altro si è cimentato anche come cantautore con tanto di chitarra con presentazione di sue composizioni”. Paolo Biondo