Regione su mascherine: “Iss applichi i percorsi rapidi. Occorre garantire i presidi e ospedali e rsa”

MILANO –  “Molte imprese sono pronte a riconvertirsi. Con Inail in questi giorni la collaborazione è molto positiva, c’eè disponibilità a trovare percorsi più rapidi e in deroga per l’approvazione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Ringrazio Inail per la disponibilitaà questo è il modello che vorremmo fosse seguito anche l’Istituto Superiore della Sanità (Iss) per l’approvazione delle mascherine”.
Lo ha detto l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, intervenendo a TGcom24 chiarendo la situazione delle autorizzazioni che devono arrivare da Iss e Inail per procedere alla distribuzione delle mascherine e dei DPI che la filiera lombarda di imprese riconvertite ha iniziato a produrre.
“Con Inail – ha aggiunto Cattaneo – si sta procedendo in questo modo: per l’idoneita’ in deroga di tutti i DPI non serve fare tutte le prove previste dalla certificazione Uni, ma è sufficiente fare alcune prove essenziali, le più importanti. Pertanto, il percorso in deroga avallato da Inail prevede che i DPI rispondano alle prove piu’ imortanti previste per la certificazione. Anche noi vogliamo che le mascherine e i DPI siano effettivamente in grado di proteggere – ha ribadito l’assessore – ma riteniamo che in questo momento un percorso di autorizzazione in deroga non debba durare alcune settimane, ma vada reso piu’ rapido. E’ in corso un confronto sia con l’ISS sia con il Governo e ci auguriamo che le procedure di certificazione vengano licenziate il prima possibile. A tal fine il Presidente Fontana ha formalizzato oggi una richiesta al presidente del Consiglio Conte. Chiediamo infatti che l’Iss si limiti alle prove piu’ importanti come il potere filtrante e la respirabilita’ e lasci le altre prove per la certificazione ordinaria in una secondo momento. In questo – ha concluso Cattaneo – modo le mascherine che vengono prodotte e che hanno gia’ superato le prove di idoneita’ del materiale da parte del Politecnico di Milano, potrebbero essere distribuite nelle RSA, negli ospedali e dove lavorano le persone che ne hanno piu’ bisogno”