MANTOVA Sono 11 i deceduti con Coronavirus all’ospedale Carlo Poma di Mantova – tra questi un 58enne di Viadana -, uno alla casa di riposo di Canneto e un altro mantovano, un 50enne di Cicognara, morto all’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. Una lunga lista, quindi, che purtroppo va ad allungare un numero già pesante e che dall’inizio dell’epedemia nella provincia di Mantova, il 20 febbraio, continua a crescere in maniera esponenziale, tanto che le camere mortuarie del nosocomio cittadino hanno aumentato le stanze adibite ad ospitare le salme da 10 a 24. Salgono anche i soggetti positivi virgiliani al Covid-19. Ieri, secondo il bollettino della Prefettura, erano 859 , 66 in più rispetto a venerdì quando la crescita era stata invece di ben 136. In effetti, al contrario dell’andamento che hanno avuto il resto delle provincie lombarde, Mantova ha registrato una lieve frenata. Solo alcuni Comuni, infatti, segnalano un significativo innalzamento degli infetti. Si tratta di Castiglione delle Stiviere e Mantova, entrambi con più sette positivi al tampone (totale 62 per Castiglione e 70 per Mantova) e Viadana con 9 (totale 88). Il numero dei contagiati degli altri comuni sono rimasti invariati o al massimo sono aumentati di quattro unità come Cavrina che ora ne conta 10. Rimangono ancora fuori dal bollettino, in maniera tra l’altro inspiegabile, Sustinente e Serravalle. Tornando ai decessi, è giusto specificare che nella casa di risoso di Canneto sull’Oglio, oltre all’anziano morto con Coroanvirus, c’è stato un secondo morto del quale però non si hanno ancora gli esiti del tampone. Come detto i lombardi contagiati, di cui ha dato notizia l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera , sono arrivati a quota 25.515, 3251 in più mentre i decessi sono saliti di 546 per un totale di 3.095.
«Esaminando la situazione attuale va ricordato che tutti gli esperti ci avevano detto che i giorni più duri sarebbero stati sabato e domenica, vale a dire il 13esimo e il 14esio giorno dall’introduzione dell’effettiva misura di contenimento. Da lunedì, quindi, auspichiamo di avere una riduzione del contagio – ha proseguito l’assessore -. L’invito, ancora una volta, è quello di essere diligenti e rigorosi nel rispettare le misure che sono state decise dal Governo. Quello che può fare ogni cittadino è più importante di qualsiasi ordinanza. Ognuno deve vincere la sfida di non contagiare e di contagiarsi. Serve grande determinazione, rimaniamo a casa e dimostriamo che siamo piu’ forti del virus. Non possiamo accettare che il Coronavirus pieghi ulteriormente nostra economia e il Paese».
Tra tutte queste note negative, però, l’amministratore regionale ha ricordato le persone dimesse dalla terapia intensiva che sono fino ad ora ben 2039, più o meno il 20% del totale. Gallera ha anche parlato di Mattia, il paziente 1 che al più tardi di domani sarà dimesso. Una notizia che fa sperare che tutto questo prima o poi finirà.