MANTOVA – Da Sant’Antonio Abate, comune napoletano della zona di Castellammare di Stabia, si era trasferito a Quingentole un paio di anni fa, dove lavorava come muratore e dove ieri è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata per le accuse di violenza sessuale su minore. M.A., 51enne partenopeo, è stato rintracciato a Ostiglia dai carabinieri della Compagnia di Gonzaga con i loro colleghi della stazione di San Giacomo delle Segnate, che hanno quindi portato l’operaio in carcere a Mantova. Dietro questa ordinanza che viene da lontano c’è una storia di violenze sessuali che viene altrettanto da lontano nel tempo; violenze che il 51enne avrebbe commesso per anni sulle proprie figlie fin da quando erano in tenera età. I fatti gravissimi di cui l’uomo è accusato sarebbero iniziati intorno al 2003, quando la figlia maggiore aveva solo 5 anni. Quando questa, che oggi ha 22 anni, era diventata maggiorenne, il padre avrebbe cercato di comprarla offrendole del denaro per fare sesso con lui. La giovane se n’era andata di casa appena maggiorenne, stanca degli abusi che era stata costretta a subire ma che non aveva mai avuto il coraggio di denunciare. Questa sordida vicenda è venuta alla luce nel 2018, quando la figlia minore che allora aveva 11 anni, aveva confidato alla madre che due anni prima suo padre l’aveva costretta a subire degli atti sessuali. La donna ne aveva parlato con la figlia maggiore che a quel punto aveva raccontato quello che aveva subito a sua volta. Le indagini dei carabinieri di Sant’Antonio Abate, oltre a confermare la violenza subita dalla figlia a tutt’oggi minorenne, avrebbero consentito di ricostruire una serie di violenze sessuali commesse per anni dall’indagato nei confronti dell’altra figlia, oggi maggiorenne, tra il 2003 (quando la ragazza aveva solo 5 anni) e il 2016, anno in cui la ragazza andò via di casa per sottrarsi alle violenze del padre. Sempre stando a quanto emerso dalle indagini l’uomo si ubriacava e poi abusava delle due figlie e per anni avrebbe ottenuto il loro silenzio con la minaccia che avrebbe fatto del male ad altri familiari se loro avessero parlato con qualcu