MANTOVA Sembrava una ordinaria sentenza senza troppa importanza quella emessa dal Tar in accoglimento del ricorso presentato da Iliad Italia per contrastare il mancato assenso paesaggistico all’installazione di un ripetitore sui tetti del Grand Hotel San Lorenzo di piazza Concordia, e invece sembra tradursi in un vero “caso” amministrativo, quasi una bomba a orologeria collocata sotto le sedie della giunta comunale. Con quel pronunciamento del tribunale bresciano, in buona sostanza, si va ora ad acconsentire la posa dell’antenna per la telefonia mobile in un punto paesaggisticamente strategico del centro storico, contro la volontà di molti residenti della zona che quell’antenna proprio lì non ce la vorrebbero; e sono anche pronti a una raccolta firme.
Al momento non è ancora dato sapere se lo stesso Comune ricorrerà all’ultimo grado di giudizio presso il Consiglio di Stato per contrastare il disposto dei giudici amministrativi bresciani; indirizzo peraltro sollecitato implicitamente da un’interrogazione di Forza Italia. Certo è semmai che per lo stesso ente di via Roma risulta difficile sostenere in giudizio l’opposizione a quella ennesima antenna, dal momento che la sua installazione era già prevista come “ipotesi” nella mappatura stilata nei mesi scorsi proprio dal Comune, e allegata al nuovo regolamento per gli impianti di telefonia e similari approvato dal consiglio il 3 luglio scorso.
In quella stessa mappa, oltretutto, sono date come ipotesi altre antenne Iliad sul Duomo di Mantova, su Sant’Andrea, sugli ascensori di nuova costruzione di Palazzo del Podestà, e persino sulla casa di riposo “Isabella d’Este”. Nulla toglie che, a prescindere da futuri pronunciamenti della commissione paesaggistica, anche queste antenne possano essere posizionate sui nostri monumenti. Insomma, un bel pasticcio per la giunta.
Cade nel vuoto il tentativo in extremis condotto sul titolare dell’hotel San Lorenzo per dissuaderlo: i muri, ha replicato, non sono suoi, ma di un gruppo di Padova, e la decisione tocca a quello, non certo a lui.