MANTOVA Non si era rassegnato alla fine della loro relazione e per questo aveva preso a perseguitare l’ex fidanzata. Una situazione questa protratattasi a lungo e alla fine degenerata oltremodo, motivo per il quale ieri il questore Paolo Sartori ha spiccato, nei suoi confronti un formale decreto di “ammonimento”. Destinatario di tale misura di prevenzione personale un 29enne italiano residente nel capoluogo virgiliano, invitato quindi con quel provvedimento a cessare immediatamente tali comportamenti. Gli episodi a lui incriminati erano iniziati lo scorso anno quando il giovane, per nulla rassegnato dalla fine del loro legame sentimentale, e presupponendo fantomatiche, nuove relazioni intraprese dalla sua ex convivente con altri uomini, aveva preso a, tempestarla in qualsiasi orario del giorno e della notte di messaggi molesti, alternati ad altrettante dichiarazioni d’amore, da minacce di suicidio e ad altrettanti, insistenti messaggi minacciosi, pesantemente offensivi e carichi di odio.
In una specifica occasione, inoltre, la donna si era vista costretta a richiedere l’intervento di una “Volante” della Polizia poiché il suo stalker si era presentato sull’uscio della propria abitazione con il pretesto di vedere la figlia di 8 anni, nata durante la loro rapporto sentimentale; in quel frangente l’uomo, battendo violentemente sul portoncino d’ingresso e suonando continuamente il campanello, aveva minacciato di sfondare la porta, di bruciarle la casa e di “ammazzarla di botte”; l’episodio era stato talmente violento da provocare una crisi di panico alla bambina, testimone inconsapevole dell’accaduto. I comportamenti persecutori dell’uomo si erano poi particolarmente accentuati allorquando costui, dall’estate dello scorso anno, aveva affittato un appartamento adiacente a quello della ex convivente, allo scopo e con il risultato di mantenere, in tal modo, una costante e pervasiva modalità di controllo sulla vita privata della vittima, ed impedendo inoltre, che la vittima potesse avvalersi dell’aiuto dei propri genitori per la gestione della figlia durante le sue assenze per motivi di lavoro. Nei giorni scorsi la ragazza, non potendo più sopportare tale situazione, sempre più invasiva della propria libertà personale e del proprio equilibrio psicofisico, tanto da averla costretta a cambiare radicalmente abitudini di vita, temendo per l’incolumità propria e dei familiari, e nel vano tentativo di sottrarsi alle iniziative persecutorie dell’ex fidanzato, decideva, esausta, di richiedere l’intervento della Polizia. Il caso è stato, quindi, attentamente vagliato dalla Divisione Anticrimine della che, per tutelare l’incolumità e la sicurezza della donna, segnalava tempestivamente quanto avvenuto al questore.
Il questore pertanto, accogliendo l’istanza avanzata dalla vittima, ha emesso in via d’urgenza, a carico del 29enne, un decreto di ammonimento, strumento giuridico di natura amministrativa con il quale il soggetto destinatario di questa misura di prevenzione viene invitato a cessare immediatamente dal perpetrare i propri comportamenti vessatori nei confronti della vittima, venendo contestualmente informato sulla possibilità di rivolgersi ai Centri psico-sociali presenti nel territorio di residenza, al fine di ottenere un supporto psicologico nell’ottica di un percorso di ristabilimento di normali e serene relazioni interpersonali. Nel caso di reiterazione di tali atti persecutori, il responsabile potrà essere considerato passibile di arresto.