MANTOVA – La data del fallimento dichiarato dal tribunale di Mantova è il primo febbraio 2001 e quella della prima udienza davanti al collegio del tribunale di Mantova è il 4 ottobre 2004. La data di ieri, 7 giugno 2021, è quella della sentenza di non luogo a procedere per sopraggiunta prescrizione. A oltre 20 anni dai fatti e oltre 17 di vari gradi di giudizio, ieri è terminato nel nulla un processo per bancarotta che vedeva imputato Giuseppe Tirelli, 69 anni da compiere il prossimo ottobre, residente a Correggio, provincia di Reggio Emilia. Tirelli era accusato di avere fatto sparire beni e denaro della ditta Europa Costruzioni Srl per un importo complessivo di 813 milioni di vecchie lire, una cifra che una ventina di anni fa era decisamente ingente (la vicenda riguarda un periodo che va dal giugno 1999 fino alla dichiarazione di fallimento del febbraio 2001). Le indagini che erano seguite alla dichiarazione di fallimento della società di cui Tirelli era stato amministratore unico tra giugno 1999 e marzo 2000, si erano concluse con il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale e sottrazione o distruzione dei libri contabili con prima udienza del processo fissata per l’ottobre 2004. Da quella data fino a ieri il processo è letteralmente rimbalzato tra i vari gradi di giudizio, compresa la Cassazione, fino a tornare a Mantova per un nuovo processo di primo grado che di fatto non è mai partito, tra difetti di notifica all’imputato e altri problemi tecnici che hanno accompagnato l’intero iter processuale fino a ieri, quando il procedimento è approdato in aula in tempo per la prescrizione. La discussione è durata complessivamente sei minuti, durante i quali il Pubblico Ministero ha chiesto per l’imputato una condanna a tre anni di reclusione mentre il suo difensore, avvocato Fabio Piccinelli, ha chiesto l’assoluzione per non avere commesso il fatto. La camera di consiglio dei giudici del collegio è durata un minuto di meno; cinuq minuti sufficienti per far finire nel nulla 20 anni tra indagini e processo e poco meno di un miliardo di lire del 2001.