MANTOVA “Il Governo Conte, che si appresta a chiedere la fiducia anche sul “decreto rilancio”, ha sbarrato la strada, tra gli altri, a due miei emendamenti tesi a dare un concreto sostegno economico a due filiere produttive importantissime per la nostra industria agroalimentare e per l’agricoltura in generale, settore primario di questo paese. I due emendamenti 222.15 e 226.1 – prima firmataria Anna Lisa Baroni – puntavano a dare “respiro economico” alla filiera della suinicoltura e della produzione di formaggi DOP con latte vaccino (in primis Grana Padano e Parmigiano Reggiano) ma sono stati bocciati dal Governo in commissione e non potranno essere ripresentati in aula, dato che il Governo metterà la fiducia anche sul decreto (cosiddetto) rilancio.
Con il primo emendamento, chiedevo un incremento di almeno 45 mln euro al fondo destinato alla suinicoltura per il 2020, e di 25 mln per il 2021. La richiesta è stata bocciata e, nella riformulazione del provvedimento, si assegna una dotazione di soli 90 mln di euro per tutto il comparto zootecnico primario: la conseguenza è che le aziende produttrici di salumi riceveranno poco o nulla.
Quanto all’emendamento 226.1 (fondo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti, aumentato di 250 mln euro nella formulazione governativa) avevo proposto una destinazione non inferiore a 50 mln euro per la filiera dei formaggi DOP da latte vaccino (tra i quali anche Grana e Parmigiano). La bocciatura dell’emendamento mette in discussione l’aiuto concreto destinato alla filiera dei formaggi DOP italiani e in particolare di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, autentici e formidabili fuoriclasse del made in Italy nel mondo. La mia battaglia tuttavia continua: riproporrò le mie richieste al Governo nella giornata di domani, intervenendo in aula alla Camera dei Deputati dove presenterò due ordini del giorno finalizzati a ripristinare integralmente le misure di sostegno per le due filiere”. Questo il commento di Anna Lisa Baroni, deputato di Forza Italia