Canottieri Mincio, bilancio sanato con l’una tantum

MANTOVA Solo poco più di 200 soci, su un totale di 7.500, si è espresso nell’assemblea che doveva votare l’una tantum necessario a ripianare un disavanzo contabile. Il risultato è comunque di 3 sì dall’assemblea: passa il bilancio (199 sì, 7 astenuti, 18 contrari, 10 non votanti), ok all’una tantum di 87,5 euro (147 favorevoli, 13 astenuti, 64 favorevoli all’utilizzo della riserva e 10 non votanti) e infine sì anche alla delibera che chiarisce come non sia stato maturato alcun ristorno né anticipato, né posticipato negli anni 2017-2018 e 2019, né è stato considerato alcun ristorno anticipato ai sensi dell’art. 19 dello statuto nella determinazione della quota annua di frequenza (204 sì, 11 astenuti, 9 contrari e 10 non votanti).
L’una tantum ripianerà la perdita di esercizio pari a 490.577 euro e le perdite portate a nuovo pari a 129.617 euro per un totale di circa 620mila euro. Il Cda presieduto da Gianni Mistrorigo, che vede alla vice presidenza Mario Rossi e i consiglieri Paola Di Raffaele, Lorenzo Lana, Davide Nicchio, Luca Ughini ed Erina Zorzella incassa la fiducia con soddisfazione, ma anche molto senso di responsabilità: «Il nostro impegno è quello di investire al meglio queste risorse – commentano i consiglieri – predisponendo un business plan che verrà condiviso coi soci, presentato con la massima trasparenza».
La disponibilità dei soci nei confronti degli amministratori si era avvertita negli interventi durante l’assise gestita dal notaio Rachele Campanini, in cui diversi soci avevano apertamente sostenuto che erano necessarie risorse aggiuntive per poter migliorare i servizi della sede. Unica anomalia la scarsa partecipazione del corpo sociale: 234 i votanti, di cui 125 presenti fisicamente e gli altri per delega.