MANTOVA «I viaggiatori giornalieri che si spostano con Trenord, raggiungono a stento i 375.000, ben lontani dagli 800.000 pre pandemia. L’offerta, si compone di circa 2.000 treni – erano 1.800 durante le festività natalizie – e oltre 950.000 sedili circolanti. E non risultano criticità neppure sul fronte degli assembramenti, visto che nessun treno ha mai raggiunto riempimenti oltre il livello dell’80% prescritto dalle disposizioni anti Covid. E forse, quando si discute di livello e quantità di servizi, sarebbe opportuno porre il tema delle risorse economiche necessarie, visto che oggi Trenord fa circolare un numero di treni che senza la limitazione all’80% della capacità sarebbe in grado di trasportare lo stesso numero di passeggeri pre-Covid, mentre ne trasporta circa il 40%». Con una lettera, il direttore comunicazione e relazioni esterne di Trenord Paolo Garavaglia presenta «i veri numeri» dell’azienda e risponde alle critiche sollevate negli ultimi mesi. In relazione alle polemiche, Garavaglia aggiunge: «L’offerta di Trenord, a causa dei contagi, è stata ridotta del 12% durante le festività natalizie e del 10% durante il mese di gennaio. I più disinformati hanno scritto che in nessun’altra regione le corse sono state ridotte come in Lombardia: niente di più falso. Infatti, quelle a noi più vicine hanno tagliato il servizio tra il 9% dell’Emilia Romagna e il 17% della Liguria, passando per l’11% del Piemonte e il 12% del Veneto. In Lombardia, è accaduto quello che è successo in tutta Italia e, in ogni caso, nel fare il confronto, è opportuno ricordare che nessuna regione italiana e del sud Europa può vantare i volumi produttivi di Trenord che nella sola Lombardia rappresenta il 32,4% dell’intera produzione ferroviaria nazionale. E nel 2022 è previsto l’ingresso in servizio di altri 57 nuovi treni».