MANTOVA Era prevista già nel piano regolatore cimiteriale del 2016 l’individuazione di un’area attigua al camposanto monumentale di Borgo Angeli da destinarsi agli animali d’affezione, principalmente cani e gatti, a ovest del cimitero. Ma l’acquisizione di quei terreni si è bloccata di fronte alla mancanza di soldi in cassa, da completarsi con opere di urbanizzazione, sottoservizi e viabilità. In poche parole, non se ne fa più nulla, almeno al momento.
L’assessore ai servizi sociali Andrea Caprini, in capo al quale rientrano anche i servizi sugli animali domestici, giustifica anche la retromarcia dell’ente con la scarsa richiesta pervenuta dai cittadini mantovani. Come dire che l’investimento richiesto sarebbe stato ben superiore alla domanda effettiva. Dato, questo, che vanifica anche il sollecito arrivato dal capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pier Luigi Baschieri per dare attuazione a un disegno votato dall’intera assise del parlamento cittadino.
Dunque? Per Caprini non rimane che mantenere le cose come stanno, affidando il percorso post-mortem degli animali domestici all’unico impianto oggi autorizzato alla cremazione delle bestiole: un crematorio privato di Bagnolo San Vito, che consentirà di consegnare ai proprietari di tenersi in casa l’urna con le ceneri dei loro animali. Altro non si può fare.
«Date le risultanze e l’investimento richiesto – precisa Caprini – il cimitero per animali non è ritenuto dal gestore Tea fra le opere prioritarie dello strumento programmatorio».
Ma non tutto è da archiviarsi, mette le mani avanti l’assessore. «L’interlocuzione col gestore proseguirà, anche alla luce di certi risvolti normativi previsti a livello regionale». Tra questi, anche quello che consente, in base alla legge del Pirellone del giugno scorso, di poter tumulare le ceneri degli animali assieme a quelle del padrone nello stesso loculo. «Opportunità da prendere in considerazione, conclude Caprini.