Pd, Mantova lancia Stefano Bonaccini

MANTOVA  Sembrerebbe scontato l’esito del congresso nazionale del Pd, se anche le cifre raccolte nel paese dovessero trovare riscontro in quelle prodotte da Mantova città e dall’intero comprensorio provinciale. Non c’è storia per gli altri contendenti: la grande maggioranza dei dem parrebbe orientata su Stefano Bonaccini, il governatore dell’Emilia Romagna che si propone per succedere a Enrico Letta, il segretario dimissionario castigato dagli ultimi voti politici e regionali.
Alle convenzioni di circolo tenutesi ieri mattina all’Arci Salardi, e che hanno richiamato 171 militanti dem iscritti, l’esito del voto è stato netto: in 115 si sono espressi per Bonaccini (pari al 67%), in 10 per Gianni Cuperlo (pari al 5%), un solo voto per Paola De Micheli e 45 per Elly Schlein (pari al 26%).
Il voto della città insomma può ben considerarsi speculare a quello che nella settimana scorsa è stato prodotto ogni circolo Pd della Provincia: una cinquantina circa di sezioni, pari quasi al numero dei comuni rappresentati nel mantovano (qualcuno in meno per via degli accorpamenti realizzati fra alcuni comuni).
Complessivamente, sono stati 936 gli iscritti Dem in tutta la provincia che si sono recati alle urne. Nel computo generale abbiamo Bonaccini al primo posto con 462 voti (49,57%); la Schlein seconda con 350 voti (37,55%); terzo è Cuperlo con 112 (12,02%) e fanalino di coda con appena 8 preferenze la De Micheli (ossia lo 0,86 percentuale). Mancano all’appello ancora due circoli piccoli virgiliani, che però non modificheranno l’assetto già delineato.
Una geografia interna insomma che rispecchia abbastanza il dato emerso a livello nazionale. Domenica 26 infine le primarie aperte anche ai non iscritti, dove sarà possibile votare solo per i primi due candidati Bonaccini e Schlein.