Mantova Si chiamerà Distretto urbano del commercio (siglato Duc) e troverà come interfaccia operativo l’associazione Ri-animazione urbana Mantova (Rum). È quanto il Comune sta mettendo in piedi per fronteggiare l’escalation di negozi sfitti in città, da integrarsi con il progetto “Mantova cresce” varato alcuni mesi fa, mirato a finanziare le nuove imprese commerciali che si insedieranno nei numerosi negozi oggi vuoti.
Per il Rum sono già state indiividuate le figure referenziali in Simone Rega, Michela Mauriello e Nicola Biasiolli. A loro il compito di produrre la mappatura fisica degli spazi sfitti in area Duc, di ricercare e contattare i proprietari degli immobili, di studiare analisi e contatti per la realizzazione di un prontuario di utilizzo degli spazi sfitti.
La partita amministrativa è gestita dal vicesindaco Giovanni Buvoli e dallo Sportello unico comunale, e già si è data una linea operativa producendo un centinaio di vetrofanie omogenee da applicarsi sulle vetrine di negozi sfitti.
«Abbiamo stanziato per il nuovo anno 200mila euro assieme alla Camera di commercio (150mila noi, 50mila loro) per finanziare attraverso “Mantova cresce” coloro che apriranno attività in negozi oggi vuoti – spiega Buvoli –. Sono soldi a fondo perduto che copriranno il 50% delle spese sostenute per aprire le nuove attività, sino a un tetto massimo di 15mila euro di finanziamento».
È a questo pun to che entra in gioco l’operatività del Rum, con i segnali, le informative e i contatti con i proprietari dei muri. «Pensiamo che il 50% dei costi di avviamento siano un buon incentivo – prosegue il vicesindaco –. Già due anni fa con il progetto analogo Stoà co-finanziato dalla Regione avevamo avviato 11 nuove attività. Con 200mila euro di budget contiamo ora di averne molti di più all’attivo».