A piedi 100 chilometri per il Chiese: la marcia del 29enne Mirko Savi

ALTO MANTOVANO – Cento chilometri a piedi per sensibilizzare cittadini e amministrazioni pubbliche nei confronti del fiume Chiese, protagonista poco più di un anno fa dell’epidemia di legionella che si scatenò tra Bassa Bresciana e zona dell’Asolano, e protagonista anche oggi in quanto candidato a ricevere le acque del maxi depuratore della sponda bresciana del Garda.
A intraprendere la camminata il 29enne  Mirko Savi, nato e residente a Casalromano, operaio metalmeccanico in una ditta di Asola e attivista per la salvaguardia dell’ambiente e del Chiese, tanto che all’incirca un anno fa ha anche dato i natali ad un gruppo di volontari spesso impegnati nella pulizia proprio delle zone più vicine al fiume.
Partito alle 11 del primo gennaio dalla foce del Chiese a Bizzolano, frazione di Canneto, conta di arrivare domenica nei pressi del lago d’Idro. Prima tappa, la sera del primo gennaio, a Casalmoro, ieri a Calcinatello (frazione di Calcinato), entro oggi l’arrivo a Gavardo, domani tra Nozza e Vestone e infine l’arrivo nei pressi del lago d’Idro.
Un centinaio di chilometri – forse poco meno – camminando sulla sponda del Chiese, lungo argini e sentieri. «Con questo cammino – spiega Savi – spero di aprire un nuovo percorso lungo tutto il corso del Chiese. Ma, a parte questo, voglio soprattutto sensibilizzare tutti nei confronti del nostro fiume. Da Acquanegra fino alla Val di Fumo, dove il Chiese nasce, siamo tutti figli dello stesso corso d’acqua, che per secoli ha garantito vita e lavoro a tutti gli abitanti di queste zone. Oggi il Chiese, invece, rischia di diventare l’opposto, tra inquinamento e carica batterica altissima. Non solo i Comuni e gli enti locali si devono impegnare per il fiume, ma anche i cittadini tutti devono impegnarsi per la salvaguardia del nostro corso d’acqua».
Nel proprio cammino Savi è stato e verrà accompagnato anche da altri volontari, attivisti e camminatori. Tra questi, anche l’attivista visanese  Carmine Piccolo, da tempo attivo per la salvaguardia dell’ambiente tra la Bassa Bresciana e l’Alto Mantovano.