MANTOVA – «Le misure adottate dal governo sono semplicemente ridicole». Non usa giri di parole il coordinamento dei docenti precari di Mantova in merito a quanto contenuto nel decreto legge 126 del 2019, il cosiddetto “salva-precari”. «Il decreto – fanno sapere i precari mantovani in una nota – scontenta la totalità dei docenti con pluriennale esperienza di insegnamento: in quanto il ruolo è riservato a pochissimi fortunati, mentre l’abilitazione è solo per chi raggiunge i 7/10, senza prospettive di stabilizzazione e condannando quindi alla disoccupazione chi non dovesse raggiungere tale soglia. Solo 24.000 posti a fronte di oltre 200.000 docenti precari che lavorano attualmente nelle scuole pubbliche statali». Per questi motivi gli insegnanti hanno indetto per mercoledì, dalle 15 alle 18, un sit in di protesta davanti alla sede della prefettura in via Principe Amedeo. «Quello che vogliamo chiedere sono percorsi di abilitazione abilitanti riservati ai precari con almeno 3 anni di servizio, senza alcuno sbarramento in ingresso, ma selettivo in itinere per tutte le classi di concorso e sostegno; stabilizzazione in coda alle graduatorie già esistenti per quanti abbiano maturato almeno 3 annualità di servizio nella scuola pubblica statale; tutelare i docenti precari che assicurano da anni il funzionamento del sistema d’istruzione pubblico, prima di bandire qualsiasi concorso aperto a tutti».