MANTOVA Sono saliti a 119 i casi accertati di Dengue in Italia nel periodo dal 1 gennaio al 13 agosto 2025, Sono risultati di importazioni ossia legati a viaggi all’estero 115,mentre 4 sono i casi autoctoni ,locali. senza che vi sia stato nessun decesso. Nelle aree geografiche tra Mantova e Cremona nell’ultima settimana di luglio sono stati segnalati due casi sospetti di infezione Dengue che successivi accertamenti molecolari hanno escluso il virus. L’evoluzione della situazione epidemiologica della Dengue in crescita ha fatto scattare la soglia di attenzione per la prevenzione. che ha attivato le autorità sanitarie per le misure di prevenzione. “La Dengue è una malattia infettiva dovuta a quattro tipi di virus, trasmessa all’uomo attraverso la puntura di zanzare infettate del genere Aedes albopictus conosciute come zanzara tigre – spiega Nicola Taurozzi, ex Cts Osservatorio europeo per la salute e già Docente dell’Università Statale di Milano -.A scopo informativo la caratteristica morfologica distintiva della zanzara tigre riguarda le striature bianche sul corpo a differenza della zanzara culex nostrana di colore marrone. Il soggetto colpito dalla Dengue presenta sintomi molto simili a quelli influenzali come febbre elevata ,mal di testa, nausea e forti dolori ossei, muscolari. Per quest’ultima caratteristica viene chiamata” malattia spaccaossa”. Nella sua forma più grave causa estese emorragie dal naso, dalla bocca ,dagli organi interni che nel 10-15 % dei casi il decorso è letale. Non esiste alcuna terapia specifica durante la fase acuta della malattia. A differenza della infezione West Nile trasmessa dalla zanzara Culex, l’infezione Dengue dispone invece di un buon vaccino chiamato Qdenga consigliato a coloro che per ragioni lavorative frequentano aree geografiche ad alto rischio. Come ci si difende. Esistono misure di prevenzione di competenza delle autorità sanitarie come; il monitoraggio degli animali che ospitano abitualmente il virus , cavalli, ed uccelli uccelli servatici. Il monitoraggio delle zanzare tigre vettore della trasmissione del virus all’uomo, utilizzando ovitrappole per conoscere l’andamento delle specie infettate, l’estensione del test di individuazione del virus nei donatori di sangue- la disinfestazione ordinaria e talora straordinaria delle aree dove si registrano focolai sospetti. Anche il comune cittadino può collaborare nell’ambito della prevenzione ,utilizzando le zanzariere e i repellenti in commercio-ridurre il numero delle irrigazioni dei giardini-eliminare il ristagno di acqua nei sottovasi di fiori terreno per le larve. Molto importante curare l’abbigliamento. Occorre indossare abiti chiari e lunghi che coprono il più possibile la superfice corporea soprattutto nelle calde ore diurne periodo in cui agisce la zanzara tigre a differenza della zanzara Culex responsabile della West Nile che preferisce invece per agire le ore serali e notturne” conclude il professor Taurozzi.








































