MILANO “Comunicare ai lombardi e alla Lombardia, all’ora di cena, che la nostra regione è relegata in fascia rossa senza una motivazione valida e credibile non solo è grave, ma inaccettabile. A rendere ancor più incomprensibile questa decisione del Governo sono i dati attraverso i quali viene adottata: informazioni vecchie di dieci giorni che non tengono conto dell’attuale situazione epidemiologica”. Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Le richieste formulate dalla Regione Lombardia, ieri e oggi, dunque – conclude Fontana – non sono state neppure prese in considerazione. Uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi. Un modo di comportarsi che la mia gente non merita”.
A ruota anche il consigliere regionale Alessandra Cappellari: “Ho voluto far mie le istanze provenienti da tutto il territorio mantovano – afferma Cappellari – che chiede a gran voce che la nostra Provincia non sia considerata zona rossa e che si tenga conto della reale diffusione del virus nelle nostre aree. L’indice di contagio del mantovano è attualmente inferiore rispetto a quello di altre zone della Lombardia, come ad esempio Milano, ed è del tutto analogo a quello di altri territori italiani, che parrebbero invece rientrare nelle zone arancio. La mia richiesta è che si rispetti il principio di ragionevolezza: la Provincia di Mantova, con un indice di contagio inferiore, non rientri nel novero delle zone considerate maggiormente a rischio.
Faccio quindi appello al Premier Conte e al Ministro Speranza perché, per una volta, usino il buon senso nella definizione delle aree e tengano conto della realtà oggettiva dei fatti. Naturalmente se l’indice di contagio nel mantovano dovesse salire – precisa Cappellari – accetteremo senza protestare l’estensione della zona rossa anche alla nostra Provincia”.
E poi anche i parlamentari Anna Lisa Baroni e Andrea Dara: “Ci associamo alle dichiarazioni del Consigliere Regionale Cappellari. Rispetto ad altre provincie lombarde, quella di Mantova ha un indice di contagio minore: non c’è ragione che debba rientrare tra le zone considerate a rischio.
Stigmatizziamo inoltre il comportamento del governo per le tempistiche adottate Nel frattempo il governatore Fontana ha pubblicato su Facebook un post nel quale esprime grande sconcerto per la situazione in cui si trova la Lombardia. Ci associamo anche a queste dichiarazioni, continuando a confrontarci con assessori e consiglieri regionali, parlamentari di minoranza e imprenditori dei territori di Mantova, Cremona e Brescia”.