MANTOVA – In concorso con un altro soggetto, giudicato in separata sede, era accusato di aver truffato una concessionaria d’auto di Suzzara. Nello specifico i fatti ascritti a un cittadino serbo erano risalivano al 17 aprile 2017. In tale circostanza l’uomo, unitamente all’amico, si erano presentati nello store “Autoazzurra” chiedendo il noleggio di un furgone per un paio di giorni. Oltre al pagamento in contanti avevano quindi consegnato a titolo di cauzione un assegno risultato poi scoperto. Ma trascorso il tempo stabilito per il noleggio il veicolo non era però mai più stato riconsegnato. Ieri mattina l’epilogo giudiziario della vicenda con l’assoluzione dell’imputato per non aver commesso il fatto. A far propendere il giudice Gilberto Casari per tale decisione la testimonianza dell’impiegata della concessionaria che in sede di escussione non aveva saputo riconoscere oltre ogni ragionevole dubbio l’accusato come l’individuo presentatosi quel giorno nell’autosalone suzzarese.