Mantova Scade il Daspo emesso dalla Questura in ottobre, e già la baby gang si ripresenta in Galleria Ferri come e peggio di prima. Ne ha fatto le spese la guardia giurata assunta dai condòmini, che l’altro giorno è stata accerchiata letteralmente da sette balordi con toni minacciosi. Insomma, nemmeno la polizia privata e l’autotassazione dei residenti della Galleria è stata efficace. La guardia arruolata per il periodo natalizio, dotata di unità cinofila, un cane di razza rotweiler, non ha ottenuto i risultati sperati. Dopo quindici giorni di apparente tranquillità, l’addetto della agenzia privata voluto dal condominio più popoloso del centro città, è stato accerchiato da sette giovani immigrati di seconda generazione, minacciato verbalmente , filmato con gli smartphone e intimato di stare molto attento al suo operato. Morale: la stessa società incaricata di garantire l’ordine pubblico nella fascia oraria dalle 13 alle 18, come da accordi tra l’amministrazione condominiale e il Comune, ha abbandonato l’incarico lasciando stupiti i residenti. Troppo pericoloso l’onere di garantire la sicurezza pubblica in galleria Ferri. Servono più uomini, la scritta “Security” su una divisa e un cane di grossa taglia sono insufficienti. «In questa città – commenta il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pier Luigi Baschieri, investito del problema a livello istituzionale – esistono le baby gang come in tante altre realtà urbane, è inutile fare finta di nulla e derubricare il problema come un disagio giovanile diffuso e crescente. Siamo una città di soli 50mila abitanti; paragonati a Milano, siamo un suo piccolo quartiere, ma fatichiamo a governare qualche giovanotto che utilizza metodi al di fuori della legge e che rimane costantemente impunito. La paura più grande dei residenti è che i facinorosi siano armati di un coltello e rispondere ai loro comportamenti provocatori possa essere pericoloso per la incolumità delle persone». Per chi vive in galleria Ferri e nelle vie limitrofe, conclude Baschieri, «non è ammissibile essere ostaggio di queste dinamiche, che non ci appartengono: non siamo abituati e non abbiamo nessuna intenzione di conformarci a queste situazioni che avrebbero già dovuto essere debellate dalle istituzioni. Il servizio di sicurezza privata (costato 4mila euro ai residenti, ndr), in fase di sperimentazione, è stato ripristinato da altra agenzia con l’obiettivo di garantire ai residenti un Natale sereno e tranquillo, ma non durerà per sempre» conclude il capogruppo.
Adriana Corradini