MANTOVA Per un momento di riflessione e confronto sul tema del messaggio di papa Francesco in occasione della 53° Giornata mondiale delle Comunicazioni (24 gennaio, San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti), il vescovo Marco Busca ha incontrato, presso l’appartamento episcopale di piazza Sordello, gli operatori dell’informazione locale. “Siamo membra gli uni degli altri” è il titolo scelto dal Pontefice, citando una lettera di San Paolo, per esprimere un’articolata analisi del fenomeno delle reti sociali che la disponibilità diffusa di internet ha reso un elemento centrale nella vita della collettività a livello globale. Sulla relazione tra comunicazione e comunità, tra internet e rapporti autentici, il vescovo Marco ha puntato il suo commento evidenziando i pregi dell’era digitale al servizio dell’incontro tra le persone e della solidarietà, ma anche i pericoli, individuali e collettivi, di un uso manipolatorio delle risorse offerte dai social network. Distorsione mirata dei fatti e delle relazioni, individualismo sfrenato, pericoloso fenomeno dei giovani “eremiti sociali” che porta all’estraniamento dalla società: queste le evidenze indicate da papa Francesco che pongono molteplici questioni di carattere etico, ma anche pratici, a cui la Chiesa riserva una ponderata attenzione auspicando adeguate regolamentazioni da parte dei governi. “La Chiesa stessa è una rete tessuta dalla comunicazione eucaristica – chiude il messaggio del Pontefice -, dove l’unione non si fonda sui “like”, ma sulla verità, sull’”amen”, con cui ognuno aderisce al Corpo di Cristo, accogliendo gli altri”.