Uccise il figliastro: giudizio immediato

Fissato per metà settembre il processo a carico di Roberto Michelini

MANTOVA La procura di Mantova ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini chiesto il giudizio immediato nei confronti di  Roberto Michelini, il 76enne di San Benedetto Po in carcere dallo scorso 15 ottobre, quando ucciso con un colpo di pistola il figlio della sua convivente,  Fulvio Piavani, un uomo di 42 anni. L’avviso di conclusione delle indagini è partito dagli uffici di via Poma lo scorso 22 gennaio per essere subito notificato ai difensori del 76enne, avvocati  Roberto Gozzi e  Silvia Salvato. Questi hanno ancora poco più di una settimana di tempo per decidere se avanzare o meno una richiesta di giudizio con rito alternativo. A seguito di questa richiesta di giudizio immediato sarà quindi saltata la fase dell’udienza preliminare in cui viene deciso l’eventuale rinvio a giudizio e la scelta del rito con cui affrontare il processo. Questo sarà infatti celebrato a metà del prossimo mese di settembre. Nel ventaglio di opzioni che i difensori stanno valutando si va da quelle del processo con rito ordinario al rito abbreviato condizionato dall’audizione dell’imputato e di eventuali testimoni. La vicenda che vede Roberto Michelini accusato di omicidio volontario aggravato risale alla notte tra il 14 e il 15 ottobre dello scorso anno, e si era consumata all’interno dell’abitazione in cui convivevano sia il 76enne che la vittima, in via Mazzaloe, una stradina comunale in mezzo alla campagna tra il capoluogo e la frazione di Brede. Una convivenza spesso difficile quella tra i due, con la madre del 42enne,  Anna Maria Congiu, 65 anni, costretta a mediare tra figlio e convivente. La situazione era infine precipitata quella domenica notte di metà ottobre, quando il 42enne, in preda forse anche ai fumi dell’alcol, aveva ripetutamente aggredito il compagno di sua madre, colpendolo con dei pugni anche mentre era a letto. A notte fonda l’ultima lite tra i due, che degenera nell’ennesima aggressione. Michelini prende la pistola, parte un colpo che colpisce alla schiena Piavani. Per il 42enne non c’è scampo, per il 76enne si aprono le porte del carcere.