La Fum spinga sulla intelligenza artificiale

MANTOVA Quando una sventura talvolta drammatica può tradursi in opportunità… Magari ampliando l’offerta formativa dell’università di Mantova, ove già convivono ingegneria informatica e ingegneria green.
Le reiterate devastazioni meteo climatiche nelle varie regioni della penisola con alluvioni e morti impone con urgenza un piano scientifico politico per prevenire e gestire gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. L’Europa si è dato un patto climatico per diventare il primo continente al mondo a impatto climatico “zero”. La recente applicazione dell’intelligenza artificiale alla climatologia rappresenta un cruciale aiuto per migliorare le previsioni dei grandi eventi climatici e per proporre nuovi modelli gestionali dei cambiamenti climatici, più affidabili. Da qui la proposta dell’ex consigliere del Cda dell’Univermantova Nicola Taurozzi di attivare presso l’ateneo virgiliano un corso di laurea in intelligenza artificiale nei mutamenti climatici (Ai Climate Change).
Per Taurozzi una valutazione di prammatica è fondamentale: l’Europa è il primo continente al mondo ad impegnarsi con ricerca scientifica e nuovi modelli nella riduzione di emissione di gas serra. «Il Green Deal europeo – spiega – è un patto climatico di transizione verde che si è dato l’obiettivo di rendere l’Europa il primo continente al mondo ad impatto ambientale “zero” attraverso ricerche scientifiche e tecnologie innovative per una spesa di 100 miliardi all’anno entro il 2050. Una transizione ambientale verde sostenibile richiede un team di ricercatori con alte competenze e modelli climatici avanzati elaborati da intelligenza artificiale (Ia)».

Per queste e altre ragioni Taurozzi ha recentemente lanciato l’indicazione dell’attivazione presso la nostra università di un corso di laurea in intelligenza artificiale nei mutamenti climatici (climate change). E quale miglior banco di prova per estendere l’offerta formativa dell’ateneo mantovano, che già accoglie ingegneria informatica e ingegneria verde?
«L’intelligenza artificiale applicata alla climatologia attraverso la elaborazione di una enorme quantità di dati climatici – spiega Taurozzi – è di indiscusso aiuto per rendere più attendibili le previsioni degli eventi climatici, per creare modelli di prevenzione e di gestione dei mutamenti climatici al fine di minimizzare i loro impatto ambientale. Non di meno importante è il ruolo dell’intelligenza artificiale climatologica nella pianificazione urbana sostenibile da parte dei Comuni e della Provincia. L’attivazione di un corso di laurea in Ai climate change presso l’UniverMantova permetterebbe alla nostra università di diventare il secondo ateneo italiano ed europeo con questa offerta formativa di assoluta novità. Per l’attività didattica si può creare una intesa con l’Unimore o con il Politecnico di Milano. Risorse finanziare sono disponibili dal Green Deal Europeo. Il progetto potrebbe trovare un assist nel Comune di Mantova e nella Provincia che hanno dimostrato in questi anni grande sensibilità ed impegno concreto nel fronteggiare i problemi ambientali», conclude il professor Taurozzi.