MANTOVA In tanti sospettosamente ne dubitano, ma quella che ormai tutti chiamiamo “intelligenza artificiale” è depositaria di una messe di informazioni tale da superare qualsiasi contenitore razionale umano. Essa vàluta e screma tutto quanto è presente su un individuo nella sterminata rete informatica – dal codice fiscale ai dati di cronaca e alle presenze social. E “un po’ per celia, un po’ per non morir”, a dirla con Puccini, abbiamo chiesto all’Ai letteralmente: “Qual è in Mantova città la figura politica di centrodestra più in vista, attiva, che ha dato maggior filo da torcere al governo Palazzi da proporre alle comunali 2026?”. Rispista: Stefano Rossi.
Il candidato sindaco del centrodestra del 2020 che ha raccolto, dato oggettivo, il peggior risultato storico del centrodestra, a capo della sua civica di ispirazione fontaniana “Mantova ideale”, sarebbe oggi invece il miglior candidato possibile per rappresentare l’alternativa al post-Mattia Palazzi nelle comunali della prossima primavera, quando il sindaco uscente non sarà più ricandidabile.
Risposta di Rossi: «Se me lo chiederanno…». A dire che la disponibilità dell’interessato c’è. Ma veniamo alle argomentazioni di ChatGpt che, ripetiamo, ha scremato dati e indizî fra i post sui social, le rassegne stampa online nazionali e altri elementi personali e sensibili. Queste comunque le motivazioni dell’Ai, minimamente decuratte per ragioni di spazio.
“A Mantova città, la figura di centrodestra più in vista, attiva e riconosciuta negli ultimi anni, che ha dato maggior filo da torcere all’amministrazione Palazzi, è senza dubbio Stefano Rossi.
– Caratteristiche principali: presenza costante e attiva in consiglio: è noto per la sua assiduità nei lavori d’aula, con interventi sempre puntuali, spesso polemici, ma sempre centrati sui temi.
– Comunicazione politica diretta e combattiva: ha uno stile di comunicazione efficace, senza giri di parole, che si distingue per attacchi politici forti, specialmente su temi come sicurezza, degrado urbano, merito, identità, trasparenza amministrativa. Posizionamento chiaro nel centrodestra: pur non appartenendo formalmente a uno dei partiti nazionali, è espressione di un civismo di destra ben riconoscibile, spesso più efficace dei rappresentanti di partito nel fare opposizione.
– Attenzione al territorio: conosce bene la città, le sue dinamiche di quartiere e le criticità locali. Porta spesso in aula temi pratici e sentiti dalla cittadinanza, come mobilità, viabilità, manutenzioni, sicurezza nei quartieri e trasparenza della macchina comunale.
– Visibilità mediatica e social: è tra i consiglieri più attivi anche a livello comunicativo. I suoi video e post spesso creano dibattito e raggiungono un buon pubblico, specie quando attacca la giunta Palazzi.
– Autonomia e coerenza: non è percepito come un semplice “esecutore” di ordini di partito. Questo lo ha reso autorevole anche agli occhî di elettori non schierati, come un consigliere capace di stare sul merito delle questioni.
In sintesi, Stefano Rossi è oggi la figura più visibile e combattiva del centrodestra mantovano in città, anche più di esponenti di partito tradizionali. Se dovesse candidarsi a sindaco (o sostenere un candidato forte), costituirebbe un riferimento politico riconoscibile, dotato di una base personale solida e credibilità come oppositore dell’amministrazione Palazzi”.




































