MANTOVA – enza nessun motivo apparente si era parato innanzi a una donna prendendo così a minacciarla al fine di farla desistere dal proprio intento, vale a dire riprendersi una bicicletta, rubata giorni prima alla figlia. Una vicenda che risaliva all’autunno del 2021 quando, davanti all’oratorio di Gonzaga, la persona offesa aveva rinvenuto, ma in possesso di un giovane che sosteneva di averla regolarmente acquistata, quella che a conti fatti era proprio la bici in precedenza sottratta indebitamente alla figlia. Così, riuscita in qualche in modo a metterla in sicurezza in parrocchia aveva deciso di rincasare per poi ritornare a riprendersela in un secondo momento, accompagnata dal marito. Ma una volta sul posto ecco comparire un ventenne straniero il quale, messosi davanti a lei aveva iniziato ad offenderla intimandole senza troppi giri di parole di lasciar il velocipede dove si trovava. Un episodio di aggressione verbale intimidatoria finito quindi, a seguito di denuncia-querela, in un aula di tribunale e conclusosi quindi ieri, in sede di udienza preliminare con la condanna dell’imputato, avvalsosi del rito abbreviato così come richiesto dal proprio difensore, l’avvocato Stefania Magnani, alla sola multa di 600 euro, a fronte degli 8 mesi di reclusione avanzati in requisitoria dal pubblico ministero.