È slittata al prossimo 5 luglio la discussione del processo istruito per la morte di Matteo Pedrazzoli, il 14enne travolto e ucciso il 10 agosto 2018 dal crollo di una panchina girevole installata nel parco di piazza Castello a Castel d’Ario. Un rinvio d’ufficio quello di ieri, dettato dal legittimo impedimento a presenziare in aula del giudice Raffaella Bizzarro. Cinque le persone finite sul banco degli imputati per omicidio colposo: Marzio Furini, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Castel d’Ario; Luca Bronzini, di Rovereto , titolare dell’omonimo laboratorio specializzato in attività di restauro che si era aggiudicato l’appalto per la riqualificazione dell’intera area verde; l’architetto progettista Elena Bellini; e gli installatori dell’opera, i fratelli Loris e Cristian Manfredi, contitolari della Car-Mec, azienda di carpenteria metallica con sede a Rovereto. A giudizio anche il Comune di Castel d’Ario in qualità di responsabile civile. Parte civile, con l’avvocato Maria Grazia Galeotti, i familiari della vittima.