MANTOVA – È legge dello stato che le barriere architettoniche debbano essere abbattute in tutti gli edifici pubblici. Sempre legge dello stato è che i proventi delle sanzioni amministrative per violazione del codice della strada debbano essere impiegati anche a questo scopo. Dunque, perché in Tribunale, come ha documentato l’articolo della Voce di Mantova di venerdì scorso, l’amministrazione non ha provveduto ad abbattere quelle barriere che impediscono ai soggetti disabili di potere entrare nel palazzo di Giustizia? Lo chiede il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pier Luigi Baschieri attraverso una interrogazione indirizzata all’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli.
Baschieri inoltre rileva che la stessa amministrazione di via Roma, proprietaria dell’edificio, vanta un credito nei confronti del ministero di Grazia e Giustizia di 2,7 milioni per opere e servizi agli uffici giudiziari; soldi che lo stesso Tar ha riconosciuto legittimamente ai Comuni, nonostante le ritrosie del dicastero.
Ma per quanto attiene a quest’ultima questione, la risposta arriva dall’assessore al bilancio, delegato anche al patrimonio comunale, il vicesindaco Giovanni Buvoli. «Sì, i comuni (non solo il nostro) hanno vinto al Tar, dal ministero però ti danno il 30% in trent’anni. Ciò significa che a noi venivano circa 3 milioni, e invece ce ne daranno appena uno in trent’anni. Vale a dire che arrivano solo 30mila euro all’anno», conclude Buvoli.