Perseguita ancora la ex, stalker in manette per la seconda volta

MANTOVA A conti fatti la lezione non gli è affatto servita se, a distanza di solo una settimana dall’ultimo episodio costatogli l’arresto, è tornato prontamente a molestare l’ex compagna. Di nuovo in manette, per aver violato nella fattispecie la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da lei abitualmente frequentati, è così finito nella tarda serata dell’altro ieri un 43enne italiano. In tale circostanza l’uomo, giusto sette giorni dopo essere stato scarcerato, ha infatti ripreso a perseguitare la vittima, facendosi ritrovare dalla stessa a circa 80 metri dalla sua abitazione. Immediata a quel punto la chiamata al 112 da parte della donna allarmata.
Una volta giunti sul posto gli agenti della Squadra Volante hanno quindi riscontrato l’effettiva presenza dello stalker recidivo a pochi passi dalla casa della ex, in palese violazione del provvedimento disposto dall’autorità giudiziaria. Arrestato dunque a stretto giro per la seconda volta, sempre in flagranza di reato, il 43enne è stato messo a disposizione del gip che, al termine delle formalità di rito, ha disposto che fosse condotto nella casa circondariale di Mantova.

Una vicenda di molestie e violenze questa, che pareva aver avuto epilogo alla fine di luglio quando la donna era stata soccorsa dalla Polizia lungo il ponte di San Giorgio, con il volto tumefatto dalle botte appena ricevute dall’ex compagno e quest’ultimo ancora presente sul posto con la maglietta sporca di sangue e intento a cercare di persuaderla dal raccontare agli agenti quanto accaduto. Un tentativo di nascondere le evidenze che non gli aveva impedito però di finire in manette una prima volta per le ipotesi di atti persecutori e lesioni personali aggravate dai futili motivi contro una persona a lui legata da relazione affettiva poi cessata.
Nello specifico alle prime luci dell’alba del 29 luglio la Squadra Volante, era intervenuta in via Legnano a fronte di una segnalazione di lite. All’arrivo i poliziotti avevano notato una giovane, visibilmente scossa, che alla vista della pattuglia si era subito gettata in mezzo alla carreggiata per attirare la loro attenzione. Raccolta dagli agenti la propria richiesta d’aiuto la vittima aveva così raccontato di essere stata poco prima brutalmente pestata per l’ennesima volta. A quel punto l’aggressore era stato bloccato e scortato negli uffici di piazza Sordello, mentre la donna era stata trasportata in ospedale ove, sebbene sotto shock, aveva svelato un quadro di vessazioni e violenze patite fin dallo scorso marzo e che l’avevano portata ad interrompere la relazione con l’indagato. Tuttavia da quel momento l’ex aveva iniziato a seguirla e perseguitarla.
La donna aveva altresì raccontato di due episodi denunciati in cui a seguito di alcune liti era stata aggredita e picchiata selvaggiamente fino a riportare lesioni con prognosi di 30 giorni. Inoltre aveva dichiarato che anche la sera prima dell’ultima violenza, mentre si trovavano alla stessa festa, l’uomo, preso da un attacco di gelosia, aveva iniziato schiaffeggiarla e darle calci, tanto da fratturarle il setto nasale e provocarle contusioni alle gambe. (loren)