Ponte dell’Immacolata tra cielo grigio, temperature basse e un po’ di nebbia

MANTOVA Freddo pungente (minima di -4° stamane verso il cremonese e -2° in città), nebbia, brina e galaverna parlano chiaro: l’inverno è arrivato. Sulla Lombardia orientale oggi il cielo si presenterà per lo più coperto, con la possibilità non così elevata di qualche veloce pioviggine nel pomeriggio-sera. Senza il sole, le temperature diurne resteranno su valori decisamente bassi, non superiori ai 5-6°. A seguire, arriverà da sud ovest l’alta pressione e il tempo si stabilizzerà, sebbene in un contesto invernale. Dal fine settimana entrerà in scena un grande anticiclone subtropicale capace di stabilizzare il tempo almeno fino alla metà della prossima settimana. Il nome non deve ingannare; in queste situazioni il suolo dell’area padana genera molta nebbia, capace di rimanere “incollata” al suolo per giorni anche nelle ore diurne, aumentando a dismisura l’umidità e la sensazione di freddo. L’aria mite e leggera dell’anticiclone prenderà la via della montagna, dove dagli 800 metri in su si prevede, da domani, tempo soleggiato e mite almeno fino a mercoledì. L’inversione termica sarà piuttosto accentuata: durante il giorno, attorno ai mille metri di quota le temperature saranno più elevate di almeno due o tre gradi rispetto a quelle della Valpadana. L’alta pressione è sempre più una costante dell’inverno mediterraneo. Da una quindicina d’anni si manifesta con una frequenza sostanzialmente doppia rispetto a quanto accadeva prima. È un vero e proprio muro che tenderà ad impedire alle perturbazioni atlantiche di approdare nel Mediterraneo, allontanando di conseguenza l’appuntamento con le grandi nevicate. Qualcosa potrebbe cambiare dalla metà della prossima settimana, quando sarà probabile l’arrivo di un nuovo impulso freddo artico in grado di dare vita a maltempo diffuso anche sull’area padana. L’inverno si sta comunque affermando con decisione, senza lasciare spazio a correnti troppo miti. Nei prossimi giorni l’Europa orientale sarà nuovamente coinvolta in una circolazione fredda continentale in grado di influenzare anche il clima italiano. Per il freddo vero, quello di marca continentale, servono le correnti russo-siberiane, quanto mai assenti negli ultimi anni. Sotto questo profilo, un dicembre realmente gelido manca ormai dal 2010, quando sul Mantovano si registrarono 8/9 gradi sotto zero, preceduti da 3-4 centimetri di neve. Ancora più rigido il dicembre dell’anno precedente: in due distinte nevicate caddero quasi 25 centimetri di neve intervallati da temperature fino a -14°.