MANTOVA Se c’è una psicosi per il Coronavirus non è però ammissibile che ci sia una psicosi nei confronti dei cinesi residenti nel Mantovano. Nei giorni scorsi il questore di Mantova ha emesso una ordinanza di sicurezza pubblica per tutelare la comunità cinese presente a Mantova e provincia, e nel contempo le forze di Polizia hanno affermato e lo hanno ribadito anche ieri ribadito, che nella nostra provincia non ci sono stati episodi di intolleranza nei confronti di asiatici ma la soglie di attenzione resta alta nel timore che qualcuno lanci una ingiustificata caccia all’untore che forse emerge monitorando i commenti sui social network. Sull’argomento è tornata anche la Prefettura, che ieri in una nota ha precisato che “che la quasi totalità della popolazione cinese presente in Lombardia proviene da una provincia diversa da quella individuata come maggior focolaio della epidemia (i cinesi residenti in Lombardia provengono, infatti, da una zona a sud di Shangai ove la presenza del virus è stimata essere pari, al momento, allo 0,16 %), considerazione questa che, aggiunta al numero estremamente limitato di pazienti infettati fuori dalla Cina, consente di far ritenere la situazione in essere non allarmante e sotto controllo sul piano della diffusione del virus in Italia e in questa provincia”. Ieri inoltre, il prefetto Carolina Bellantoni ha diramato una direttiva ai sindaci della provincia che saranno tenuti a riferire alla prefettura informazioni o notizie di rilievo sul delicato argomento. Dovrà essere intensificata l’attività informativa e di vigilanza anche tramite la Polizia Locale e le autorità sanitarie.
