MANTOVA Dopo l’udienza filtro di ieri è stato rinviato al prossimo 1° aprile il processo che vede sul banco degli imputati un 40enne nigeriano. Le accuse mosse a suo carico vanno dal favoreggiamento allo sfruttamento della prostituzione per aver segregato tre ragazze africane in un appartamento di via Spalti a Cittadella. La vicenda risale a metà settembre di due anni fa quando le donne erano state soccorse dagli agenti della questura. Le giovani erano infatti state trovate a prostituirsi poco distante dall’abitazione dell’uomo, all’altezza dell’ex supermercato Iper Simply in via Verona. Agli agenti le presunte vittime avevano subito mostrato il desiderio di cambiare vita, raccontando di essere sbarcate in Italia tramite organizzazioni umanitarie e di come, immediatamente, fossero state prelevate dal 40enne e trasferite al Nord per essere avviate all’attività su strada. A seguito di quella richiesta di aiuto le tre avevano quindi ricevuto protezione dalla questura nei confronti del presunto protettore. A seguito di ulteriori accertamenti inoltre gli uomini della Squadra Mobile avevano fatto irruzione a casa del nigeriano sequestrando nell’occasione alcuni barattoli ad oggi ancora sigillati, e pieni di banconote e monete ritenuti parte dei proventi illeciti derivanti dall’attività di meretricio. L’imputato, al momento irreperibile, è implicato in un secondo processo a Brescia per un’analoga accusa di riduzione in schiavitù e tratta di esseri umani.