MANTOVA – Ancora una volta un brusco risveglio per i pendolari della Mantova-Cremona-Milano. Sui monitor della stazione, il treno del mattino, il 2158, ha iniziato a mostrare ritardi di oltre un’ora, arrivando a segnare poi 80 minuti e partire “finalmente” con 110 minuti di ritardo (un’ora e 50 minuti, per intenderci). Si tratta di uno dei convogli più sfruttati, dato l’orario, per chi va a lavorare a Milano o comunque nell’hinterland, senza dimenticare i tantissimi studenti. Inizialmente ne era stata addirittura annunciata la soppressione, come hanno riportato i pendolari presenti sul convoglio. Ma qualcosa deve essere cambiato, nel frattempo, perché il treno non è mai stato soppresso, ma è ripartito con 110 minuti di ritardo “per le conseguenze di un guasto risolto dal personale di bordo, in coordinamento con la Sala Operativa” come ha comunicato la app di Trenord. Resta inteso che, con due ore di ritardo, alla prova dei fatti è come se il treno fosse stato effettivamente soppresso, dato che molti pendolari hanno ovviato, organizzandosi per salire su altri convogli (o affidandosi al “solito” passaggio in auto). E ieri era solo mercoledì.