Suzzara: trovata una pistola, forse è l’arma del delitto. Domani l’interrogatorio di Rosa Capuano dal gip

MANTOVA  Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Mantova, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Gonzaga e da quelli del Comando Provinciale di Napoli, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di Rosa Capuano, la 46enne accusata dell’omicidio del padre, Francesco Capuano, ucciso a colpi di pistola nel garage della sua abitazione a Suzzara il 23 dicembre scorso. Contestualmente i militari hanno eseguito a Suzzara, Napoli e Giugliano in Campania  un decreto di perquisizione locale, personale e informatica a carico dell’indagata sequestrando telefoni cellulari e altri supporti informatici sui quali saranno effettuati ulteriori accertamenti. Durante l’esecuzione delle attività, a Giuliano in Campania i militari hanno rinvenuto, in un beauty-case dell’indagata, una pistola revolver calibro 22, non censita, due cartucce inesplose e tre bossoli, tutti dello stesso calibro di quelli utilizzati per la commissione del delitto. Quanto rinvenuto è stato sequestrato e sarà inviato ai Carabinieri del R.I.S. di Parma per i successivi accertamenti balistici. Rosa Capuano è da ieri sera rinchiusa nella casa circondariale di via Poma, dove è arrivata da Napoli, con la pesante accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dal legame di parentela. L’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Mantova è previsto per la giornata di domani.