MANTOVA «Il lavoro che il Comune ha fatto per l’università di Mantova è stato impegnativo, ma non è finito: il vero obiettivo è fidelizzare questa istituzione con il territorio perché diventi una macchina in grado di fare cultura e dare occupazione». L’assessore delegata a seguire le sorti universitarie, Adriana Nepote, non nasconde viva soddisfazione per i risultati che arrivano quasi a consuntivo della propria esperienza in via Roma. «I numeri dicono che siamo quasi al livello massimo della capienza», sottolinea, e in particolare la ritrovata facoltà di ingegneria informatica ha ormai raggiunto i 100 iscritti al suo debutto, con ragazzi che vengono da varie province, a indicare un crescente interessa per l’offerta formativa.
Adesso il compito cui la Fum e il Comune attendono è di iniziare una vera azione di propaganda per l’attivazione del corso in economia aziendale con orientamento in attività culturali, recentemente importata dall’università di Brescia. «Cinque incontri con le classi quarte e quinte di vari istituti superiori sono già stati fatti, e altri tre sono in programma in questo scorcio di fine anno scolastico – prosegue Nepote –. Dopo il pre-esame di aprile, ne terreno un altro il 4 settembre, obbligatorio ma non selettivo, con possibilità anche per chi non lo superi di poter recuperare i crediti nel corso dell’anno. Devo per questo ringraziare il professor Marco Belfanti e la Fum per l’ottimo lavoro svolto, che darà oltretutto ai ragazzi iscritti a questo corso la possibilità di svolgere a Mantova anche il solo biennio, se lo decideranno, e il terzo anno di orientamento a Brescia, fermo restando che quello di Mantova in economia e gestione delle attività culturali ha ricevuto un placement del 90% nelle offerte di lavoro.
E così, con ingegneria informatica, la recuperata fisioterapia e la mediazione linguistica, l’ultimo tassello di economia realizza un poker di tutto riguardo per una Fum alla ricerca di espansione.